Passante, sul ricorso al Tar i comitati sostengono il Comune

Mirano. «La Regione ha sempre evitato il confronto con i cittadini». I temi: i 19 milioni garantiti dall’accordo e mai arrivati, le piste ciclabili, il nodo di Vetrego, le barriere verdi e fonoassorbenti

MIRANO. Sul ricorso al Tar del Veneto per le mancate opere di compensazione al Passante comitati a fianco del Comune e fuoco di fila verso la Regione inadempiente. Una delle formazioni di cittadini più attive in questi anni, nonché quella che rappresenta il territorio che più di altri avrebbe dovuto essere interessato dalle opere promesse, il comitato “Viabilità sicura” di Scaltenigo, Vetrego e Ballò, appoggia senza condizioni la causa in tribunale per inadempienza verso Regione, Anas e altri enti sottoscrittori degli accordi di programma degli anni passati.

«Un passo inevitabile», spiega la formazione guidata da Ivana Cagnin, «visti i risultati deludenti di ogni precedente tentativo di smuovere le autorità sovracomunali». «Da parte della Regione c’è stato sempre un incomprensibile silenzio», prosegue il comitato, «eravamo riusciti a ottenere anche un Consiglio comunale aperto per invitare il presidente Zaia e l’allora assessore Chisso a discuterne, ma entrambi si defilarono, mandando due funzionari, di cui uno sarebbe andato in pensione la settimana dopo, l’altro invece non era chiaramente a conoscenza del problema. Proteste, articoli di stampa, lettere formali anche da parte dei comitati di cittadini non sono bastate in questi anni a smuovere nulla. Le due frazioni più martoriate, Scaltenigo e Vetrego, si sono unite in un’accorata richiesta, elencando tutti i danni e i problemi per la viabilità e la salute dei residenti. Zaia, che si vantava di rispondere sempre a tutti, ha invece mantenuto un silenzio assordante».

Poi il comitato stila l’elenco delle opere inevase: «Non è stata realizzata la barriera arborea continua lungo tutto il Passante, non sono state completate neppure quelle fonoassorbenti nei punti più rumorosi e soprattutto non sono arrivati quei 19 milioni di euro che avrebbero permesso di migliorare la viabilità e la sicurezza di queste aree».

Un’opera “mancata” per tutte è la ciclabile e la messa in sicurezza di via Scaltenigo, ma anche la pista di via Caltana, il bivio di Ballò, la sistemazione dei nodi di Vetrego est e nord e il nuovo campo da calcio. «Dopo nove anni passati a chiedere quanto pattuito e firmato, i cittadini danneggiati ora si aspettano giustizia», conclude il comitato, che però mette in guardia anche il Comune: «Non accetteremo che per chiudere la vertenza la Regione offra un accordo sostitutivo e chiediamo a tutte le forze politiche che correranno alle prossime elezioni amministrative di mettere nero su bianco nei loro programmi un’attenzione particolare a questo procedimento giudiziario».

Filippo De Gaspari

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