Passante, il caso in Parlamento
MIRANO. Detto e fatto: l’Italia dei valori porta direttamente in Parlamento la questione del recupero dei 19 milioni di euro che spettano a Mirano a compensazione del Passante. Succede proprio nei giorni in cui il sindaco Maria Rosa Pavanello incontra l’avvocato del Comune Alfiero Farinea per decidere se portare in tribunale la Regione per quei soldi non ancora stanziati, nonostante tre accordi di programma firmati a suo tempo e tutt’oggi disattesi. L’interrogazione parlamentare sulla vicenda delle risorse dovute, che riguardano in realtà anche Spinea e Martellago, è stata annunciata dal senatore dell’Idv Maurizio Romani, dopo essere stata sollecitata nelle scorse settimane dal consigliere comunale dell’Idv a Mirano, Giovanni Boldrin, e vedrà la sottoscrizione anche della collega senatrice di Romani, Alessandra Bencini, sempre dell’Idv.
Nel documento i due senatori segnalano come «il solo Comune di Mirano debba ricevere 19 milioni di euro. Una somma dovuta che sarebbe assolutamente fondamentale e strategica per il rilancio della vivibilità dell’intero territorio». Ovviamente l’Idv ne fa una questione di principio: «Il rispetto della legalità si misura sia rispettando i contratti ma anche gli atti che li determinano», spiegano Romani e Bencini, «e l’affidabilità della politica si dimostra rispettando gli impegni presi con gli elettori».
Nell’atto parlamentare l’Idv chiede al ministero delle Infrastrutture «quali interventi si intendano adottare per permettere ai Comuni coinvolti di ottenere quanto per loro statuito in sede di accordo di programma nel 2003 sottoscritto con la Regione».
Nei giorni scorsi, oltre a Boldrin e a Pavanello, sulla questione era intervenuto anche il vicepresidente del Consiglio regionale, in quota Pd, Bruno Pigozzo, che aveva messo in guardia la giunta di Luca Zaia dal permettere un ricorso in sede giudiziale da parte del Comune di Mirano, con il rischio, in quel caso, di scatenare una serie di contenziosi da parte di tutti i territori che ancora non hanno visto riconosciute le compensazioni pattuite, mettendo a rischio i bilanci regionali. Sono due le strade che il Comune, dopo una diffida senza alcuna risposta, potrebbe ora perseguire: il ricorso alla giustizia amministrativa del Tar o quella del Tribunale ordinario, senza escludere, in caso di ragione, anche la richiesta di danni per il mancato o tardivo rispetto degli accordi. Va ricordato che in attesa dei 19 milioni, Mirano ha già pronta da tempo una lista di interventi, da rotatorie e piste ciclabili, per mettere in sicurezza la viabilità ordinaria, sconvolta dall’avvento del Passante.
Filippo De Gaspari
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