Passante, i ricavi aumentano ma Cav chiede di alzare i pedaggi
MESTRE. La richiesta di aumento dei pedaggi dell’1,5% e la conclusione delle barriere verdi. Sulla scrivania della leghista Luisa Serato c’è più di un fascicolo aperto da quando, due mesi fa, è stata eletta in quota Lega alla presidenza di Cav, la società la società di Regione e Anas che gestisce il Passante, la A4 nel tratto Mestre-Padova e la tangenziale di Mestre. Ieri la riunione del consiglio di amministrazione nella sede di Marghera è servita per discutere di alcuni dei fascicoli aperti. Per ciò che riguarda i pedaggi l’aumento tariffario ipotizzato e chiesto dalla Cav al governo - come già previsto nel piano economico finanziario approvato a giugno dal consiglio di amministrazione - è dell’1,5% vale a dire il limite massimo imposto l’anno scorso dal ministero delle Infrastrutture.
La società concessionaria è in attesa della definizione dell’aumento dei pedaggi da parte del governo. Il ministero delle Infrastrutture, considerato l’anno di bassa inflazione e di deflazione in molte grandi città comprese Venezia e Padova, potrebbe decidere di contenere l’aumento, ad esempio entro l'1%. La decisione del ministero è attesa per gli ultimi giorni dell’anno mentre il probabile aumento, nei termini che saranno decisi dal ministero, scatterà con il primo gennaio del 2016.
Le stime di preconsuntivo indicano come conclusione dell'esercizio 2015 di Cav Spa un utile di oltre 15 milioni. Nel 2014 era stato di 13,2.
Primo fattore di crescita il risveglio del traffico veicolare. La ripresa si era potuta intuire già nell'ultimo scorcio del 2014 con un'accentuazione nel primo semestre 2015 (incremento complessivo dei veicoli-chilometro di circa 1,6%) poi decisamente rafforzata nel secondo semestre per arrivare alle stime definitive sul 2015 pari a un +2,35% di traffico rispetto all'anno precedente.
L'aumento veicolare si è naturalmente riflesso sugli introiti da pedaggio che costituiscono la principale voce del bilancio aziendale. L'effetto congiunto dell'aumento del traffico, delle tariffe (aumento dell'1,5% a partire dal 1 gennaio 2015) e degli arrotondamenti ha avuto come conseguenza un incremento complessivo dei ricavi del 4,3%.
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