Passante, ecco le opere mai realizzate

Mirano. Rotatorie, piste ciclabili, barriere verdi, il campo da calcio di Vetrego: tre gli accordi disattesi da Regione e Anas
Di Filippo De Gaspari
DCIM\100MEDIA
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MIRANO. A otto anni esatti dall’apertura del Passante, riaccesi i riflettori sulle opere incompiute nei territori attraversati dal tracciato. A Mirano, dove il Comune ha fatto ricorso al Tar per vedere riconosciuti gli interventi promessi da Regione e Anas, i cittadini aspettano ancora alberi, piste ciclabili, incroci sicuri e perfino un campo da calcio. Servivano per ricreare una quotidianità sconvolta da quella ferita, quantomeno ristabilire margini minimi di sicurezza e salute lungo le strade invase da smog e traffico. Tutte opere messe nero su bianco in tre accordi (il primo del quale compie dieci anni il mese prossimo) che restano in buona parte incompiute, provvisorie o nella maggior parte dei casi neppure mai avviate.

22 marzo 2007. Il primo accordo sottoscritto compie dieci anni tra poco più di un mese. È anche quello più realizzato, ma non del tutto. Della cosiddetta opera 7, che deve collegare viale Venezia con Roncoduro, mancano ancora da sistemare i “nuovi” innesti di via Vetrego est e nord (verso Scaltenigo-Ballò). In via San Silvestro inoltre il Comune non ritiene la ciclabile qualitativamente soddisfacente e anche le rotatorie di via Porara con via Caltana e viale Venezia presentano criticità e carenze e l’illuminazione è parziale. Non è stata realizzata nemmeno la mitigazione ambientale prevista in quell’accordo: barriere fonoassorbenti, siepi, arredo verde.

25 febbraio 2008. Nell’accordo dell’anno successivo, il commissario delegato si impegnava a realizzare, con priorità per Mirano, l’ormai famosa fascia arborea ampia 30 metri per lato lungo tutto il tracciato. Il progetto prevede alberi d’alto fusto o, in alternativa, barriere fonoassorbenti con dune e argini in terra piantumati a verde. «Oggi», rileva il Comune, «non solo la fascia risulta realizzata solo in limitati tratti del tracciato, ma è stata fatta anche con tipologie di barriere difformi da quelle indicate nell’accordo». In pratica, a 8 anni dall’entrata in esercizio, il Passante non è isolato e mitigato. Ma l’accordo del 2008 prevedeva anche la sistemazione degli argini del Muson e della pista ciclopedonale lungo il Taglio. Oggi i percorsi sono ancora quelli precedenti l’opera. Non c’è traccia anche del previsto collegamento tra via Basse e via Molinella, a sud dell’autostrada, né del famoso campo da calcio di Vetrego, previsto come compensazione socio-ambientale per i danni provocati dal Passante.

15 febbraio 2010. È l’accordo che contiene le famose 23 opere di viabilità ordinaria per 19 milioni di euro. Vedendola tirare per le lunghe, il Comune aveva anche stilato un elenco di priorità, una sorta di primo stralcio da 5 milioni, ma è servito a poco: non sono mai arrivati neanche quelli. Si tratta delle due rotatorie di via Cavin di Sala, nell’area artigianale di via Galilei e in via Chiesa a Campocroce, di quella di via Luneo con via Zinelli e di via Porara Gidoni con via Scaltenigo. C’è anche quella tra via Scortegara e via Varotara a Zianigo, che nel frattempo il Comune è partito a realizzare comunque.

Nell’elenco anche la rotonda di via Kennedy con via Porara, quella al bivio in ingresso a Ballò, una di fronte al terminal Actv in via Matteotti e l’attesa ciclabile di via Scaltenigo per collegare la frazione al capoluogo.

Nell’accordo si ribadiva anche l’impegno a realizzare l’area sportiva di Vetrego, vicino al casello di Mirano-Dolo. Un atto aggiuntivo all’accordo infine, prevedeva di realizzare la ciclabile di via Caltana fino al Ponte delle Fratte, lungo l’argine del canale Lusore.

Un complesso di progetti che ridisegnerebbero viabilità, arredo urbano e servizi di città e frazioni.

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