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MIRA. Scoppia l’epidemia aviaria in un allevamento industriale di tacchini da ingrasso a Giare di Mira e il sindaco Alvise Maniero per contenere l’infezione ordina l’immediato abbattimento di tutti i 20.500 tacchini allevati.
Secondo l’Istituto zooprofilattico delle Venezia si tratta del primo focolaio nel pollame domestico industriale a livello italiano. L’epidemia sottolineano Usl 3 Serenissima e sindaco di Mira, non si trasmette alle persone, ma potrebbe creare grossi danni al settore degli allevamenti di pollame.
«Il sindaco di Mira», spiega una nota diramata ieri sera dal Comune, «ha firmato un’ordinanza di sequestro e abbattimento animali, in seguito ad una relazione tecnica stilata dall’Istituto zooprofilattico dalla quale è stata riscontrata una positività virologica per virus dell’influenza aviaria tipo A sottotipo H5, in una struttura di via Giare di proprietà di una società agricola. In questa struttura sono allevati 20.500 tacchini».
Il sindaco va nel dettaglio. «Sabato scorso 21 gennaio l’allevamento in questione», spiega Alvise Maniero, «era stato posto sotto sequestro cautelativo in attesa della conferma della positività, che è arrivata nella stessa serata».
Considerata la necessità di rispettare le rigide procedure regionali, e per impedire il diffondersi della malattia tra altri animali, il sindaco Maniero, ha firmato l’ordinanza che convalida il sequestro delle strutture di allevamento e di tutti i tacchini allevati, disponendone l’immediato abbattimento sul posto, la distruzione delle carcasse e di tutti i materiali o rifiuti potenzialmente contaminati come mangime, lettiere o letame. Ma non solo. La stessa ordinanza dispone pure la pulizia e la disinfezione dei locali e dei veicoli utilizzati per il trasporto degli animali. Sarà istituita inoltre una zona di protezione e sorveglianza intorno alla sede del focolaio, nelle quali verranno applicate rigide misure sanitarie.
Il servizio veterinario dell’Usl 3 comunque assicura che non vi è alcun pericolo per la salute dei cittadini, dato che questo virus non è trasmissibile dagli animali agli esseri umani. La situazione è costantemente monitorata ed è stata interessata anche la polizia locale.
Seccondo l’Istituto Zooprofilattico «al momento dell’indagine epidemiologica, erano presenti nell’allevamento 20.500 tacchini maschi, la sintomatologia e la mortalità elevata (10%) era presente in uno dei quattro capannoni con animali. L’autorità competente ha definito le zone di protezione e di sorveglianza (3 e 10 km) intorno al focolaio e sono state adottate le misure di controllo ed eradicazione previste».
Della questione è stato informato anche Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle (CRN). Ieri il CRN ha caratterizzato il virus come Influenza Aviaria ad alta patogenicità.
Nei prossimi giorni continueranno i controlli in tutti gli allevamenti della zona, per capire se la malattia si è diffusa o invece può essere contenuta solo alla zona di Giare.
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