«Passaggi a livello, pronti i fondi per eliminarli»
MESTRE. La conclusione del contenzioso tra Net Engineering Spa e Regione Veneto consente di sbloccare risorse per progetti per quasi 29 milioni di euro. Sono i fondi dell’Accordo quadro di dicembre 2016 tra Rete Ferroviaria Italiana e la Regione per confermare il «programma di soppressione dei passaggi a livello del Sfmr». La priorità viene ricordata dall’assessore regionale ai trasporti Elisa De Berti che sulla vicenda dei fondi per il sistema ferroviario metropolitano regionale, al centro delle polemiche a Mestre dove i cantieri sono in forte ritardo, conferma l’arrivo di nuovi finanziamenti, che andranno anche alla soppressione ed eliminazione di passaggi a livello nell’area metropolitana veneziana.
«Nel 2016 la Regione ha finalmente sbloccato il contenzioso pluriennale con la società che aveva l’incarico di progettare il Sfmr», spiega la De Berti. «Questo atto risolutivo ha consentito di stanziare risorse per progetti pari a circa 28.5 milioni di euro, per progetti considerati prioritari nel territorio veneto sui quali sono in corso gli opportuni accordi con il Ministero e Rfi per arrivare alla cantierizzazione a partire dal 2018. Nessuna Regione sta investendo così tante risorse proprie sulla progettazione ferroviaria», rivendica l’assessore regionale che ha, dopo l’assemblea alla Municipalità di Mestre, ribadito che la Regione vuole anche portare a conclusione entro l’anno i cantieri delle fermate di Gazzera e via Olimpia, risolvendo il contenzioso con l’impresa.
De Berti ritiene che il metrò regionale fu una “scelta coraggiosa”. Ma il sistema, che piace a molti anche per ridurre traffico e smog, fa i conti oggi con i tagli al trasporto pubblico e gli studi vanno sicuramente riaggiornati come si è capito al dibattito di Mestre viste le criticità segnalate da Trenitalia. La De Berti ribatte: «È sempre piacevole ascoltare quanto sia sentita l’esigenza di sviluppare la mobilità su ferro ed in generale il trasporto pubblico locale, sia per aumentare la qualità di vita dei cittadini sia per ridurre l’inquinamento atmosferico. Segnalo però che il governo ha tagliato 17 milioni di euro destinati al Trasporto pubblico locale del Veneto per il 2017. Il trasporto pubblico locale va sostenuto con i fatti ed i finanziamenti, non solo negli incontri pubblici». E conclude: «La Regione ritiene che questa sia la strada giusta e il modello proposto è ancora valido; per tale ragione, nonostante il momento difficile delle finanze pubbliche, ha deciso ugualmente di investire sul Sfmr in piena sintonia con Rfi e Trenitalia». Il gestore ha poi precisato: «La copertura economica di eventuali nuovi servizi» derivanti da «potenziamenti tecnologici e infrastrutturali dipende da un adeguamento del contratto di servizio in essere tra Trenitalia e Regione».
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