Passaggi a livello abbattuti Venezia-Noale da record

Nel 2015 sono stati 84 i casi di sbarre divelte costate a Rfi oltre 500 mila euro Pressing del sindaco Andreotti alla Regione per il sottopasso di via Ongari
Di Alessandro Ragazzo
Noale: il passaggio a livello 22/03/05 © L. P˜rcile
Noale: il passaggio a livello 22/03/05 © L. P˜rcile

NOALE. La linea ferroviaria Venezia-Noale-Bassano-Trento è la seconda più colpita nel Veneto dall’abbattimento delle sbarre. E quanto costa a Rete ferroviaria italiana (Rfi) riparare le sbarre abbattute dai veicoli in tutta la regione? Almeno 500 mila euro annui.

Sono questi alcuni dei dati provenienti dall’azienda, facendo il bilancio 2015 degli incidenti che hanno interessato i passaggi a livello. L’inizio del 2016 non si è smentito dal passato, come testimonia quello di mercoledì a Castello di Godego (Treviso) poco prima di mezzogiorno, quando un’autogru ha divelto la linea di alimentazione elettrica dei treni. Risultato? Quattro ore di caos, sei regionali cancellati, un’altra ventina ha subito soppressioni parziali. Interessati anche centinaia di passeggeri delle stazioni di Noale, Salzano, Maerne e Spinea. Servirebbero più sottopassi e, nel caso di Noale, il numero di quelli realizzati, uno, è di molto inferiore ai cinque previsti una decina d’anni fa. Proprio mercoledì, il sindaco Patrizia Andreotti e il suo assessore all’Urbanistica Alessandra Dini hanno visto l’assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti e il dirigente del settore Stefano Angelini.

Danni e costi. Nel 2015, fa sapere Rfi, ci sono stati 84 casi di problemi ai passaggi a livello, tra sbarre abbattute e così via. Protagonisti, soprattutto, gli automobilisti e i centauri. Molti di questi casi, ovvero 64, sono avvenuti nel Trevigiano, mentre la linea più tartassata è la Treviso-Castelfranco-Belluno con 20. A ruota la Venezia-Noale-Bassano, quasi tutta a binario unico, con 18, mentre il podio è completato dalla Treviso-Vicenza con 15. Questo ha comportato a 120 ore di ritardo dei convogli, ai tecnici un impiego di 9 mila ore di lavoro per riparare quei danni costati oltre mezzo milione di euro. Sostituire i passaggi a livello con sottopassi e cavalcavia diventa importante per aumentare la sicurezza ma c’è pure la proposta d’installare bande rumorose o rallentatori di velocità per ridurre il numero d’incidenti.

Il caso Noale. Sulla Venezia-Bassano ci sono i passaggi a livello di via Mestrina, di via Ongari e di via Tempesta (Noalese). Già costruito quello in via Valsugana, dove manca la pista ciclopedonale. Nell’incontro di mercoledì tra Comune e Regione, tutti questi nodi sono stati affrontati. Per i sottopassi di via Mestrina e di via Tempesta ci si può mettere una pietra sopra perché soldi non ce ne sono e, in alternativa, nel primo caso Noale ha proposto una bretella che colleghi via Ferrara alla variante della Noalese. Per via Ongari, invece, si deve aspettare un altro paio di mesi per capire come andrà la vertenza in atto tra la stessa Regione e la Net Engineering, una delle ditte incaricate a realizzare il Sistema ferroviario metropolitano regionale (Sfmr). De Berti e Angeli hanno confermato come l’opera sia considerata strategica, i soldi per farla ci sono e si farà il possibile per accelerare la procedura per assegnare i lavori.

Alessandro Ragazzo

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