Passaggi a livello abbattuti, a Noale già 4 casi in 19 giorni

Gli incidenti alle sbarre causati da conducenti frettolosi hanno coinvolto 27 treni. Da inizio febbraio accumulati 500 minuti di ritardo. Chiesti i sottopassi in Regione

NOALE. Una marea di danni, una marea di treni coinvolti, una marea di ritardi per i pendolari. Nonostante gli appelli a fare attenzione, a rispettare il Codice della strada, a fermarsi al semaforo rosso delle sbarre, continuano i danni ai passaggi a livello. Specie sulla Venezia-Bassano.

Secondo Rfi, in queste quasi tre settimane di febbraio si sono verificati quattro casi del genere sulla linea che interessa pure le stazioni di Spinea, Maerne, Robegano e Noale, per un totale di 27 regionali coinvolti e quasi 500 minuti di ritardo: oltre 8 ore, per farla breve. Il che, moltiplicato per il numero dei passeggeri a bordo di ognuno dei treni coinvolti, fa un numero di ore perse davvero impressionante. L’ultimo caso mercoledì in via Grande a Cassola, mentre il giorno prima in via Borgo Valentini a Salzano, dove un camion ha bloccato la barriera che si stava abbassando, con conseguenti danni agli apparecchi.

Inutile descrivere i disagi per i pendolari, che già si muovono nel tratto a binario unico più trafficato d’Italia e costretti con molta frequenza a non sapere né l’ora di partenza né quella di arrivo. Venezia-Bassano è sinonimo di incidenti, come la stessa azienda ferroviaria ha fatto sapere a inizio 2016 facendo un bilancio di quanto successo nel 2015; Rfi, degli 84 casi di passaggi a livello abbattuti o danneggiati dagli automobilisti, aveva inserito questa tratta come la seconda peggiore della regione con 18 casi registrati, appena dietro ai 20 avuti sulla Treviso-Belluno. Ora il 2016 non è iniziato sotto una buona stella e se si dovesse proseguire su questa strada, si potrebbe addirittura fare peggio rispetto allo scorso anno. Di sbarre abbattute se ne parla da tempo, di casi di conducenti di auto o camion protagonisti di incidenti se ne registravano ancora lo scorso decennio e la situazione non è migliorata.

Anzi, a sentire Rfi il vizio non è passato di moda. Anche gli undici sindaci della linea (Noale, Salzano, Martellago, Spinea, Bassano, Cassola, Castello di Godego, Castelfranco, Resana, Piombino Dese, Trebaseleghe) si sono mossi e di recente hanno inviato una lettera all’assessore veneto alle Infrastrutture e ai Trasporti Elisa De Berti per chiedere un incontro e iniziare a discutere quali provvedimenti adottare. L’ideale sarebbe raddoppiare i binari laddove ce n’è uno solo, ovvero da Maerne a Bassano ma intanto si potrebbe iniziare da Maerne a Noale e da Cassola (Vicenza) a Castello di Godego (Treviso). Poi hanno invitato a eliminare i passaggi a livello, soprattutto a Noale dove sono assenti i sottopassi.

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