"Pasquetta alcolica" intercettati e perquisiti 20 pullman

La polizia locale "setaccia" Facebook e impedisce i raduni a base di bevute senza freni in spiaggia. Centinaia di adolescenti a bocca asciutta. Sempre più ragazze nei gruppi di "binge drinking"
JESOLO. È stata ribattezzata "Pasquetta Alcolica" anche se sui social e in rete hanno usato altri nomi di eventi per dissimulare l'appuntamento senza regole al lido di Jesolo che è ormai diventato una tradizione per ragazzi e ragazze del Triveneto. 
 
Si va in spiaggia e nei locali a bere senza limiti nel più breve tempo possibile. Una pratica, quella del "binge drinking", importata e che secondo i medici rovina i tessuti epatici e non solo ma che i ragazzi e ultimamente sempre più ragazze seguono “a branco”, senza fermarsi a pensare. Ma ora il Comune ha messo un freno ormai, perché prima si vedevano orde di ragazzini con bicchieri e bottiglie in mano, cosa che non è più consentita. 
 
E il comandante della polizia locale di Jesolo, Claudio Vanin, ha anche seguito tutte le proposte e inviti su Facebook e, nonostante tutti i tentativi per dissimulare le vere intenzioni dei partecipanti, la polizia locale ha perciò rintracciato circa 20 pullman arrivati per lo più da Verona e Vicenza per festeggiare al lido di Jesolo il lunedì di pasquetta senza freni alcolici.
 
 Tre anni fa erano riusciti a cogliere tutti di sorpresa, ma ieri le forze di polizia erano tutte schierate per evitare eccessi di ogni genere. Severissimo il regolamento del Comune che prevede multe salate a partire da 200 euro, sostanzialmente vietando di portarsi dietro alcolici sulle strade e le piazze e anche sulla spiaggia. Si poteva bere solo nei locali e poi guai a chi si metteva alla guida. Ecco perché i tanti pullman arrivati sul litorale jesolano. Domenica la prima sanzione elevata a un giovane che aveva delle bottiglie. 
 
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