Pasqua, tutto esaurito negli agriturismo veneziani
«Da tre anni ormai, non capitava di dover rifiutare ospiti affezionati per il tutto esaurito nelle nostre strutture agrituiristiche - afferma Tiziana Favaretto, presidente di Terranostra Venezia, l’associazione che coordina gli agriturismo di Coldiretti - finalmente ritorniamo a lavorare a pieno ritmo, anche se la spada di Damocle del Covid che ci vede costretti a gestire cancellazioni».
MESTRE. Quasi un italiano su quattro (23%) ha scelto di mettersi in viaggio per una vacanza approfittando delle festività di Pasqua ma anche del vicino ponte del 25 aprile. È quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo a Milano, che evidenzia un ritorno dei turisti pasquali nel 2022 dopo due anni di “fermo” dovuto ai lockdown e alle misure di restrizione legate all’emergenza Covid che avevano di fatto quasi azzerato le presenze in alberghi e agriturismi, anche se non si è ancora tornati ai livelli pre pandemia. È tutto esaurito negli agriturismi del veneziano. Proprio la Pasqua rappresenta dunque – rileva Coldiretti – il primo banco di prova della ripresa del turismo in Italia.
«Da tre anni ormai, non capitava di dover rifiutare ospiti affezionati per il tutto esaurito nelle nostre strutture agrituiristiche - afferma Tiziana Favaretto, presidente di Terranostra Venezia, l’associazione che coordina gli agriturismo di Coldiretti - finalmente ritorniamo a lavorare a pieno ritmo, anche se la spada di Damocle del Covid che ci vede costretti a gestire cancellazioni improvvise, pesa molto sull’organizzazione del lavoro, dobbiamo infatti essere molto flessibili e pronti a variazioni di programma repentine».
Considerate le tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina, la meta preferita resta il Belpaese scelta dal 95% degli italiani, di cui uno su tre resterà addirittura all’interno della propria regione di residenza, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Solo una minoranza farà un viaggio in Europa, mentre in pochissimi si spingeranno oltre, tra America, Asia e Oceania. E segnali di ripresa arrivano anche dal turismo straniero, un comparto strategico per il settore, che i due anni di pandemia hanno gravemente penalizzato.
Ma i ponti di primavera e il bel tempo, uniti alle difficoltà economiche legate al caro prezzi, spingono anche scampagnate e picnic, con un milione di italiani che non vuole rinunciare a stare all’aria aperta senza pesare troppo sul bilancio familiare, secondo l’analisi Coldiretti.
L’inizio della primavera – precisa la Coldiretti – è peraltro il momento migliore per assistere al risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie.
Una boccata d’ossigeno per le famiglie rispetto ai lunghi periodi di chiusura imposti dall’emergenza Covid, ma anche per le strutture di accoglienza a partire dagli agriturismi che hanno perso nel 2021 ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani, secondo l’analisi di Terranostra e Coldiretti.
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