Pasqua in fabbrica alla Ilnor ultimo appello dei lavoratori

Scorzè. I dipendenti chiamano a raccolta tutta la cittadinanza, appuntamento stamattina alle 10 Ci saranno anche sindaco e parroco, don Lino porterà agli operai le offerte donate dai fedeli

Non sarà una Pasqua come le altre. Sarà una Pasqua in fabbrica, magari dividendosi tra gli affetti familiari e quelli lavorativi: ma pur di salvare il proprio posto dentro a quella fabbrica, oggi i lavoratori dell’azienda metallurgica Ilnor di Gardigiano si ritroveranno nello stabilimento di via Moglianese. Sono ormai quasi tre settimane che sono in assemblea permanente ma è indubbio che rivedersi in una giornata come questa, sia simbolico. Anche perché ci saranno pure il parroco di Gardigiano-Peseggia, don Lino Bertollo, e il sindaco Giovanni Battista Mestriner.

L’appello è rivolto anche ai cittadini, affinché intervengano e dimostrino vicinanza. Questo per testimoniare la vicinanza della comunità ai 91 dipendenti che da fine marzo non stanno più lavorando e sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore. Domani si replicherà in modo diverso rispetto a oggi. Insomma, i sindacati Fiom Cgil e Fim Cisl vogliono tenere alta l’attenzione sulla vertenza, dopo che la proprietà, la Eredi Gnutti Metalli di Brescia, ha deciso di spostare la produzione in Lombardia.

Sarà la giornata degli auguri, tra una fetta di dolce, di “colomba” e un pezzo di cioccolato. L’appuntamento è alle 10, al termine della messa, quando ci sarà l’incontro con don Lino. In questa occasione, il sacerdote donerà le offerte raccolte in questi giorni tra i fedeli dopo il suo appello e porterà pure quelle del vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin. La Chiesa vuole essere vicina ai dipendenti Ilnor, come ha dimostrato pure martedì scorso nella visita in fabbrica. Le somme raccolte serviranno per andare avanti con la vertenza e si andranno ad aggiungere a quanto hanno fato altri colleghi degli operai di Ilnor. Prima erano stati quelli della Fonderia Anselmi di Camposampiero, senza stipendio da alcuni mesi, a donare 250 euro, a inizio settimana si sono aggiunti pure i 750 euro provenienti da quelli dell’azienda Lafert di San Donà, produttrice di motori elettrici. Oggi toccherà alla Chiesa.

La settimana che si chiude oggi è ruotata attorno all’incontro di mercoledì al Ministero dello Sviluppo Economico dove l’azienda ha confermato la volontà di trasferire tutto a Brescia e i lavoratori hanno puntato sulla salvaguardia del sito di via Moglianese e dei posti di lavoro.

Lo stesso Ministero si è detto disposto a cercare un acquirente che abbia la volontà di investire su Gardigiano e per il prossimo incontro, fissato ancora nella capitale, ha chiesto alla Eredi Gnutti Metalli di fare delle maggiori indicazioni sul piano industriale.

Alessandro Ragazzo

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