«Pasini dimostrerà la sua innocenza»

Maurizio Pasini, indagato nella vicenda dell'immigrazione clandestina cinese, è uscito dall'isolamento nel carcere di Civitavecchia. Per la sua famiglia a San Donà, un sospiro di sollievo dopo tanta...

Maurizio Pasini, indagato nella vicenda dell'immigrazione clandestina cinese, è uscito dall'isolamento nel carcere di Civitavecchia. Per la sua famiglia a San Donà, un sospiro di sollievo dopo tanta tensione e paura. La moglie e i figli ancora non si capacitano di quanto accaduto al ragioniere commercialista coinvolto nelle indagini sull'imprenditoria cinese nel Veneziano e gli affari del cinese Keke Pan.

L'altra mattina, nel carcere di Civitavecchia, ha potuto incontrare il suo avvocato, il legale Luca Sprezzola, che lo aveva già assistito lunedì nel corso dell'interrogatorio con il Gip. L'avvocato Sprezzola ribadisce l'estraneità del proprio assistito: «Siamo certi che Maurizio riuscirà a chiarire la sua posizione in tempi brevi. Abbiamo chiesto dunque al pubblico ministero di procedere all'interrogatorio, al fine di poter spiegare anche all'organo inquirente come il ruolo di Maurizio fosse di mero contabile, senza alcuna partecipazione e ingerenza nei fatti delittuosi accertati dalla GdF. Sottolineo inoltre ancora una volta il modestissimo tenore di vita di Pasini, del tutto incompatibile col ruolo di consigliere di Keke Pan che sembra essergli contestato».

Pasini è finalmente uscito dall'isolamento in carcere e adesso ha a disposizione libri e televisione, con i quali cerca di trascorrere le lunghe ore in carcere. «È comunque molto provato e abbattuto», aggiunge il legale,«il suo pensiero corre di continuo alla moglie e ai due figli, che spera di poter riabbracciare per le festività».

Nei giorni scorsi si è svolto anche l'interrogatorio di Barbara Ferro, 44enne consulente del lavoro di San Donà, che lavora presso lo studio "Dell'Anese Ferro" in via XIII Martiri. La Ferro, consulente molto conosciuta a San Donà per aver seguito numerose attività commerciali nel territorio del Basso Piave, è assistita dal suo legale, l'avvocato Riccardo Mazzon. Ha voluto precisare di aver solo elaborato dei cedolini paga sulla base dei dati forniti dalle aziende coinvolte nelle indagini.

«Nel corso dell'interrogatorio di garanzia», ha detto l'avvocato Mazzon, «abbiamo avuto modo di chiarire tutti questi aspetti per dimostrare l'estraneità ai reati contestati». (g.ca.)

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