Parto al settimo mese, portata a Treviso
PORTOGRUARO. Una donna di 37 anni residente a Portogruaro ha partorito nella notte di ieri un bambino alla 27° settimana di gravidanza, all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Per il lieto evento si è fatta aiutare dal personale dei reparti di Pronto soccorso e Punto nascita di Portogruaro, che hanno raccolto la sua richiesta di aiuto. Il piccolo dovrà essere costantemente seguito, per settimane, dal personale del reparto neonatale del nosocomio trevigiano. Le condizioni sono discrete. La vicenda testimonia ancora una volta l’importanza strategica del Punto nascita di Portogruaro, su cui si addensano nubi minacciose. Tanto che il Pd torna ad attaccare amministrazione comunale e regionale.
La chiamata al Suem. Dall’altra parte del telefono c’era la famiglia di una donna in stato interessante di 37 anni, originaria di un paese del napoletano. La gravidanza era giunta alla 27° settimana, ma all’improvviso ha subito la rottura delle acque accompagnata da perdite ematiche. Non c’era un minuto da perdere. In questi casi il protocollo prevede il trasferimento all’ospedale di Padova, ma la città del Santo era troppo lontana.
Il viaggio della speranza. La donna è stata caricata sull’ambulanza. Medici e infermieri hanno così avvertito l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Il tragitto da percorrere era di 58 chilometri. All’interno del mezzo di soccorso c’erano anche un anestesista, un ginecologo e un’ostetrica. Il bambino è venuto alla luce appena la madre ha varcato le mura ospedaliere. Il piccolo comunque continua a lottare per la vita: i prossimi giorni saranno decisivi, ma il quadro appare ottimistico.
Punto nascita indispensabile. Anche questa vicenda testimonia come il reparto neonatale di Portogruaro resti indispensabile, ma che presenta ancora punti di criticità nonostante le grandi professionalità interne dimostrate da questo episodio. Come si sa il recente concorso per la ricerca di due ginecologi non è andato bene. Si sono presentati solo due dei 14 candidati: uno è risultato idoneo, l’altro no. Il candidato vincente lavorerà da fine mese, mentre per il 15 febbraio l’Asl 4 ne dovrà trovare un altro consultando una lista di ginecologi di un’altra Usl veneta. Questa vicenda ha dato spunto al consigliere comunale del Pd del gruppo Centrosinistra più avanti, Vittoria Pizzolitto, di tornare all’attacco di Comune e Regione. «Mancano», attacca Pizzolitto, «scelte di politica sanitaria utili per il potenziamento del reparto materno infantile".
A nulla è servito l’ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche del consiglio comunale. Ci sono indicatori sufficienti a descrivere l’aria che si respira a Portogruaro: un clima di incertezze e disimpegno alimentato anche da voci di politici leghisti come il vicepresidente della Regione Veneto Gianluca Forcolin che si fa paladino dell’ospedale unico.
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