Partiti per Praga gli studenti intossicati

Jesolo. I ragazzi e gli accompagnatori stanno meglio. Alloggiavano all’hotel Colombo. Si aspettano i risultati delle analisi
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Stanno tutti bene. I 167 tra studenti, docenti e autisti del liceo classico Capece di Maglie, in provincia di Lecce, sono ripartiti ieri mattina alla volta di Praga, destinazione della loro travagliata gita scolastica che a Jesolo si è interrotta bruscamente per una sospetta intossicazione alimentare. Alloggiavano all’hotel Colombo sabato sera dopo il viaggio dal Salento. Domenica mattina i primi sintomi d’intossicazione che hanno messo in moto i sanitari dei tre ospedali di Jesolo, San Donà e Portogruaro. Domenica sera sono stati trasferiti all’hotel Portofino, aperto appositamente, prima di ripartire. Adesso si attendono le analisi dei campioni e delle ispezioni effettuate da Nas e Asl 10 all’hotel dove per il momento la lente è puntata sulla cena consumata, a base di lasagne e arrosto, quindi budino.

La famiglia Menazza, che gestisce l’hotel, è molto dispiaciuta, ma non ritiene che i malori accusati possano essere riconducibili alla cena consumata in albergo: «Gli stessi cibi serviti alla comitiva», ricorda il legale, l’avvocato Giacomo Vallese, «sono stati mangiati anche dal personale e nessuno si è sentito male; si trattava di pietanze cucinate, prodotti di prima qualità di note marche nazionali e internazionali. Gli ospiti hanno lasciato l’albergo verso le 7 di domenica mattina e nessuno accusava dolori di alcun tipo, i primi sintomi accusati dai ragazzi si sono verificati ben oltre 12 ore dopo la consumazione della cena in hotel».

La città fa quadrato attorno all'hotel e anche il sindaco, Valerio Zoggia, invita a non trarre conclusioni affrettate prima degli esiti di laboratorio: «Ci sono state altre soste e pranzi o cibi consumati, non è giusto gettare fango su una struttura ricettiva e la località in generale». L’Aja consiglia prudenza sulla vicenda. «Abbiamo avuto conferma dagli organi sanitari che tutti gli studenti sono ripartiti per Praga», dice Massimiliano Schiavon presidente degli albergatori di Jesolo, «questa ci sembra essere la notizia più importante. Vorrei porre l’attenzione sulla immediata efficienza della macchina operativa che ha gestito l’emergenza, sia dal punto di vista sanitario, sia logistico. Domenica sera, infatti, gli studenti hanno dormito in un hotel messo appositamente a disposizione, hanno mangiato secondo le prescrizioni mediche. Ovviamente è nostro interesse andare all’origine del problema e non abbiamo dubbi che la professionalità degli organi sanitari e delle autorità ci darà un riscontro rapido e sicuro. È altrettanto importante sottolineare la dichiarazione del preside della scuola che ha elogiato l’immediata risposta in termini sanitari e operativi per offrire sostegno alla scolaresca, segno che Jesolo rimane località sicura e attenta capace di mobilitarsi immediatamente all’insorgere di problematiche così importanti. Attendiamo ora le analisi, augurando ai ragazzi una piena guarigione e un buon proseguimento di viaggio, attendendoli per giovedì prossimo quando ritorneranno dall'estero».

Sono 66 le persone curate nei pronto soccorso: 16 a Portogruaro, 15 a San Donà, 35 a Jesolo. Dalla tarda mattinata e sino alle 22 circa, il personale ha svolto un lavoro considerevole, con medici e infermieri in servizio oltre il termine del proprio turno, provvedendo in particolare alla reidratazione. Non è stato riscontrato alcun caso critico, solo una ragazza è stata trattenuta nella notte nell’astanteria del pronto soccorso di Portogruaro per un’influenza già in corso. Il dipartimento di prevenzione dell’Asl 10 e gli ispettori del Servizio Igiene, coordinati dal direttore di dipartimento Luigi Nicolardi, sono intervenuti per prelevare campioni di alimenti consumati a cena e colazione, accertando la salubrità dei locali e il rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare. Gli alimenti verranno analizzati nei prossimi giorni, dopodiché si potrà parlare di eventuali responsabilità.

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