Parte la caccia ai furbetti delle case pubbliche

Cinquemila appartamenti comunali e una richiesta in continuo aumento Ca’ Farsetti incrocerà i dati degli affitti con quelli dei redditi e delle bollette
Di Mitia Chiarin

«Lo annunciamo in anticipo, volutamente, come si fa quando si installa un autovelox». L’assessore alla casa del Comune di Venezia Bruno Filippini, prosegue sulla linea della «tolleranza zero» verso occupazioni abusive e furbi che vivono nelle case popolari del Comune senza averne titolo. Nel 2012, ha annunciato ieri dal municipio di Mestre, «andremo a fare verifiche nei complessi comunali di Bissuola, a Mestre, e Cannaregio a Venezia». Per la terraferma, significa il via ai controlli sui redditi degli inquilini comunali di importanti zone, dal rione Pertini a via Virgilio e via Casona, vicino al parco. Centinaia di alloggi, parte dei quasi 5 mila alloggi di proprietà comunale in città che si sommano ai cinquemila di Ater e ai duemila di altri enti.

I controlli. Sotto la lente dei controlli i redditi dichiarati su cui poi si va a conteggiare gli affitti. Controlli che saranno eseguiti in modo incrociato con i dati in possesso della Guardia di Finanza e a cui si aggiungono le verifiche sulle utenze (acqua, luce e gas, per capire se gli appartamenti sono realmente occupati o meno), ispezioni negli alloggi e contatti con il vicinato. La collaborazione dei cittadini è ben accetta, dice Filippini, per stanare i furbi. Ma l’assessore che aveva lanciato la delazione «che premia» per stanare i subaffitti, spiega che oggi le segnalazioni si rivelano talvolta infondate, e quindi nascondono forme di vendetta condominiale che non servono a nessuno.

Sfratti. Il settore Casa del Comune più di altri è specchio dei bisogni dei cittadini alle prese con la crisi economica. Aumentano gli sfratti per morosità e finita locazione: 136 i primi, 76 i secondi per 212 procedimenti che battono i 196 del 2010 che già avevano fatto gridare all’emergenza.

Otto i decreti di trasferimento nei confronti di famiglie che hanno perso la casa perché impossibilitate a pagare il mutuo. «Ecco perché stiamo facendo un attento lavoro per individuare i furbi – ha detto Filippini – ovvero coloro che godono di una casa pubblica non avendone i requisiti, magari, come è accaduto al Lido, per subaffittarla d’estate o nel periodo della Mostra del Cinema e su cui siamo intervenuti con un provvedimento di decadenza».

Occupazioni. Lotta ai furbi significa anche no alle occupazioni abusive: 38 quelle accertate nel 2011 (un dato in calo) con 21 disposizioni di sgombero eseguite su 25 disposte. Sono stati 219 gli alloggi verificati, con 5 indagini delegate alla Procura e nel 2012 si contano altri 32 sopralluoghi con 4 occupazioni abusive, 3 risolte con il recupero dell’alloggio da parte del Comune. Nell’ultimo caso di pochi giorni fa si è scoperto che l’inquilino che aveva occupato un alloggio viveva da un decennio in un edificio fatiscente pagando un affitto in nero e ora la vicenda è stata segnalata alla magistratura per gli atti di competenza. In un altro alloggio un signore occupava una casa comunale che subaffittava in nero, a Mestre, mentre moglie e figlio vivevano in un altro appartamento in affitto.

La graduatoria Erp. Altra novità la pubblicazione della graduatoria Erp con 2.812 domande che da quest’anno saranno aggiornate ogni anno (l’ultima è del 2005). «Ne soddisferemo subito 46, mentre altri 28 alloggi saranno disponibili entro la fine del 2012. Conto di assegnarne complessivamente, comunque, alla fine, circa 300. Pochi, mi rendo conto, rispetto alle richieste, che sono oltretutto in aumento, visto che sotto la soglia di povertà finiscono sempre più spesso anche i veneziani». Nelle prime 46 assegnazioni gli extracomunitari sono due, nei primi 302 nominativi gli extracomunitari sono 26 e 7 sono europei.

Nuove case. Case per tutti non ci sono e oggi per finanziare con forza manutenzioni e nuove costruzioni si confida nei progetti di Social housing di Ive (via Mattuglie e Asseggiano, incertezza sul Pertini). Problemi poi burocratici rallentano l’acquisizione di spazi da adibire a nuove case dal Demanio. «Stiamo lavorando con i costruttori edili, per comperare a prezzi agevolati case nuove rimaste invendute». Si parla di 4 mila alloggi.

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