Parrucchieri abusivi adesso si va alla Finanza

L’associazione artigiani piccole imprese e professioni del Miranese dice basta Le stime danno un 30-40% di sommerso: «Siamo stanchi di rimetterci»
MIRANO. Lotta ai parrucchieri ed estetisti abusivi: adesso si va alla Guardia di finanza. L’associazione artigiani piccole imprese e professioni del Miranese dice basta, non ci sta, e apre l’offensiva contro chi lavora non in regola e senza pagare le tasse. L’associazione di categoria stima un buon 30-40% di sommerso su 1.100 imprese affiliate, tra cui 97 attive proprio nel settore benessere. Dunque i numeri sono piuttosto alti, tanto che gli artigiani hanno deciso di segnalare tutto alle fiamme gialle per debellare un fenomeno non proprio in crisi. «Lo sosteniamo da mesi e adesso abbiamo deciso di segnalare tutto», attaccano il presidente dell’associazione Guido Codato e il funzionario Andrea Dal Corso, «perché il comprensorio è pieno abusivi. Da tempo, siamo impegnati alla ricerca di una soluzione per debellare quello che è avvertito come un autentico massacro per chi rispetta le regole».


Insomma, chi è in regola non vuole più saperne di rimetterci per colpa di chi non rispetta le leggi, guadagna senza essere conosciuto al Fisco e non deve fare i conti con tasse e via dicendo. Codato e Dal Corso parlano senza messi termini di “piaga”. «Che è dilagata negli ultimi anni», spiegano, «perché nei sette Comuni del Miranese, oltre ai parrucchieri e agli estetisti iscritti alla Camera di Commercio, si stima ce ne sia un 30-40% in più che si muove nell’ombra. Con totale sprezzo dei pesanti oneri che gravano sulle spalle di un operatore regolare. Avevamo promesso che avremmo segnalato ogni caso di attività abusiva parrucchieri ed estetisti. E così abbiamo fatto». Dunque dal Miranese è partita la controffensiva, ben sapendo che il lavoro è solo all’inizio e la Guardia di Finanza ne avrà di lavoro. «Siamo consapevoli della necessità di impegnarci in azioni mirate ed efficaci», rivelano Codato e Dal Corso, «e così abbiamo raccolto le tante segnalazioni pervenuteci dagli associati. Le abbiamo riferite alle forze dell’ordine, a cui va il nostro ringraziamento perché si sono dimostrate molto attente: il loro è stato un aiuto prezioso. Abbiamo già avuto i primi riscontri: dei casi indicati sono emersi dal nero e hanno aperto una regolare attività. Segno che abbiamo intrapreso la strada giusta».


Il capo della categoria parrucchieri ed estetisti dell’associazione, Andrea Preo, ha dichiarato di voler coinvolgere pure i Comuni del Miranese e aprire una collaborazione: Salzano, attraverso il vice sindaco Gianni Bolgan, si è già detto disponibile.


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © La Nuova Venezia