Parrucchiere cinese? Ok

Sempre più italiane: «Bravi e costano poco» Siamo andati a sentire le clienti e i colleghi
Angelo e Lucia con due clienti nel loro salone
Angelo e Lucia con due clienti nel loro salone
 
SAN DONA'.
Parrucchiere cinese? No problem. Nella città più leghista della provincia non c'è alcun razzismo quando il prezzo è quello giusto. In via Ancillotto hanno inaugurato il nuovo atelier i due giovani ragazzi cinesi che si fanno chiamare Angelo e Lucia. Arrivano da Milano e proprio a San Donà hanno deciso di aprire il loro negozio con molta timidezza. I prezzi sono la metà se non addirittura un terzo di quelli di mercato. Basi pensare che con 8 euro eseguono shampoo e piega, con 10 anche il taglio. E come se non bastasse ci sono promozioni per i clienti, quindi con ulteriori sconti per i più affezionati. Che non si sono fatti attendere. Ragazzi e ragazze, giovani ma anche signore, alcune con la borsetta firmata,o persone più mature. Inizialmente erano in maggioranza stranieri, adesso anche del posto. Siamo sinceri: il pregiudizio è forte, almeno all'inizio. «Io mi sono trovata benissimo - dice Valeria Moro, una ragazza di San Donà, subito dopo la piega- è stato divertente parlare con due ragazzi stranieri che ci mettono passione nel loro lavoro: io sono stata contenta e loro si sono dimostrati onesti». Poi una signora un po' cotonata: «Non mettete il mio nome, per carità - commenta - la mia parrucchiera se la prenderebbe. Devo dire che mi sono trovata molto bene e ho colorato la crescita prima, dato che costa un terzo che altrove». In città prevale lo scetticismo e quindi i soliti luoghi comuni che bersagliano i cinesi, ma Angelo e Lucia non se la prendono. «Noi speriamo di poter avere tanti nuovi clienti - dicono i due giovani in un italiano ancora un po' stentato ma comprensibile - e di integrarci il più possibile perché questa è una bella città piena di opportunità».  E i parrucchieri «sandonatesi doc»? La categoria è prudente e Corrado Marian, uno dei capostipiti tra i parrucchieri sandonatesi, è molto equilibrato mentre «sforbicia» come sempre a velocità incredibile: «I giovani vanno esortati ad avvicinarsi alla nostra professione, anche se non sono del posto. Questo non deve essere un problema, purchè siano rispettate le regole che devono essere uguali per tutti». (g.ca.)

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