Parla l'eroe kosovaro: "Mi ha guardato negli occhi, era disperato"
VENEZIA. "Stavo attraversando il ponte, ho visto quell'uomo che è scivolato ed è caduto in acqua. Cadendo mi ha guardato negli occhi, disperato. E mi sono tuffato per salvarlo". Così Muhamed, giovane kossovaro di 27 anni, racconta cosa è successo l'ultimo giorno dell'anno, quando si è buttato nel Rio dei Tolentini per cercare di salvare Maurizio Boscolo, portato a riva ancora cosciente, ma morto poco dopo.
"L'acqua era molto bassa, e lui stava sprofondando nel fango, mi sono immerso per cercare di tirarlo su, e poi sono stato aiutato da altre due persone". Muhamed è in Italia da 5 anni, di cui 4 trascorsi a Udine e uno a Venezia, ospite di un amico a Spinea. Irregolare, lavora ogni tanto come manovale. Il suo sogno ora è quello di rimanere in Italia e trovare un lavoro stabile. E' stato l'unico a gettarsi in acqua per cercare di salvare il sessantenne.
Per cercare di salvare l'uomo il giovane kosovaro si è tuffato immediatamente, senza perdere tempo a togliersi di tasca il cellulare e il portafoglio, che ha perso nel suo generoso tentativo.
Ritornato a stento a riva il ragazzo, che pure è lavoratore precario, ha rifiutato la mancia che alcuni amici del sessantenne caduto gli volevano offrire. Poi è tornato a casa, ma nella serata è stato male, probabilmente a causa del raffreddamento rimediato nell'acqua del rio, ed è stato ricoverato in ospedale, dove ha passato la notte dell'ultimo dell'anno e dov'è rimasto in osservazione fino al giorno dopo, quando è stato dimesso.
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