Park, tram e promozione il piano per il museo M9

Primo confronto ieri in Municipio tra Polymnia e Comune per organizzare i servizi di mobilità in vista del 2018 quando il polo di via Poerio aprirà i battenti
Di Mitia Chiarin
BASCHIERI MESTRE: PIANTUMAZIONE ALBERI AL PARCO DI SAN GIULIANO. 4
BASCHIERI MESTRE: PIANTUMAZIONE ALBERI AL PARCO DI SAN GIULIANO. 4

Museo M9, i cantieri avanzano e dopo il sopralluogo di sabato ora diventa urgente organizzare il piano della mobilità. Parcheggi e accessi da garantire visto che il museo del Novecento, nel pieno centro di Mestre a ridosso della Ztl di via Brenta Vecchia, nasce con appena 32 posti auto di parcheggio (riservato al personale) nei sotterranei dell’ettaro di spazi riservati al polo culturale e commerciale che sta nascendo tra via Poerio e via Carducci.

La stima, ancora valida, è di arrivare in tre anni di apertura a 250 mila visitatori l’anno. Una media giornaliera di circa 700 visitatori che è il minimo per garantire la sostenibilità dell’ambizioso progetto della Fondazione di Venezia che investe su Mestre 100 milioni di euro. E così ieri mattina in Municipio a Mestre c’è stato il primo confronto sul tema mobilità. Un incontro tra l’assessore comunale Renato Boraso e il consulente di Polymnia, la società strumentale della Fondazione che segue i cantieri del museo M9, l’architetto Plinio Danieli.

Piano parcheggi. Sul piatto i primi temi urgenti: ovvero la possibilità per i visitatori del museo di utilizzare il parcheggio di via Costa, gestito da Avm e che finora è sempre libero (qui la sosta cosa di più delle strisce blu di Mestre). Indicare questo parcheggio come riferimento per i visitatori del M9 fa gli interessi di tutti: del museo che non ha posti auto propri e di Avm che deve rientrate in qualche modo dell’investimento, milionario, sul Costa.

Tram potenziato. E poi, spiega Boraso, «si può pensare a potenziare in alcuni periodi dell’anno le corse del tram sulla tratta Mestre-Marghera perché questa linea si ferma in via Olivi a due passi dal museo e può essere utilizzata da chi arriva per visitare M9 con bus organizzati o con il treno». Danieli, per esempio, spera di poter vedere indicato il logo di M9 alla fermata vicino alla chiesa dei Cappuccini in via Cappuccina come punto di discesa dei visitatori. Indicazioni che potrebbero finire anche a bordo dei mezzi. Ipotesi non strampalata visto che per alcuni anni anche centri commerciali come il Panorama hanno ottenuto benefici dall’indicazione sulla linea del tram. Con la fermata ai Cappuccini, oggi fermata Erizzo, i visitatori entrerebbero al museo dal nuovo viale all’imbocco di via Brenta Vecchia, uno dei quattro percorsi pedonali di accesso al polo museale che sarà inaugurato entro la fine del 2018.

Via Brenta Vecchia. Rimarrà un senso unico ma il tratto finale in uscita su via Carducci ospiterà una strada a ridosso del palazzo Telecom, oggi utilizzata per le manovre di cantiere, che diventerà la via di accesso dei rifornimenti del polo museale, con un utilizzo esclusivo. In questa strada ricordiamo la Ztl resta attiva, nonostante il piano di sospensione fino al 31luglio, varato dalla giunta Brugnaro.

Bus turistici. In zona stazione, sono stati fermati 130 posti auto del parcheggio multipiano, il Saba, con cui Polymnia ha stretto una convenzione. I bus delle gite scolastiche potrebbero attestarsi in piazza XXVII Ottobre dove verrebbero scaricate scolaresche e comitive che poi raggiungeranno a piedi via Poerio. Altri bus potrebbero fare sosta in via Carducci.

Confronti e promozione. L’incontro di ieri in Municipio tra Boraso e Danieli ha gettato le basi per un confronto tra Comune e Polymnia per non veder fallire, sul piano dei servizi di mobilità, il progetto M9 su cui gli occhi sono puntati per capire se rilancerà Mestre o sarà un investimento a perdere sulla cultura. Nelle settimane scorse c’era stato un confronto con Avm sia per il park Costa sia per convincere Ve.la ad inserire nel pacchetto di musei i cui biglietti sono proposti ai turisti attraverso la “Venezia Unica” anche il museo di Mestre al pari dei musei veneziani.

Tanta promozione andrà fatta anche negli alberghi della terraferma per assicurare massima pubblicità che significa nuovi visitatori stranieri in ingresso al museo M9. L’idea è quella di tenere aperto il museo fino a tarda ora, principalmente nel periodo estivo, quando il centro di Mestre si riempie di turisti che pernottano qui per poi visitare Venezia: i turisti infatti alla sera, dopoil rientro da Venezia e la cena, potrebbero andare a visitare il museo di Mestre.

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