Parini, le sedi all’asta Il direttore della scuola «Pronti a riprenderle»

MESTRE. Gli immobili che ospitano l’Istituto Parini, storica istituzione scolastica paritaria sorta nel 1937, vanno all’asta. Un milione e cinquemila euro la base da cui dovranno partire le offerte, con rilancio di 5.000 euro, che dovranno essere presentate entro il 19 febbraio al curatore fallimentare Roberto Ficotto. L’asta sarà il giorno successivo. Sul piatto, la sede della scuola superiore formata da due edifici e una porzione staccata tra Calle De Lena, via Torre Belfredo e via Spalti dove si trovano aule, laboratori e uffici dell’istituto. La messa all’asta degli spazi del Parini segue il fallimento, dichiarato dal tribunale a giugno 2015, della società “Antonio Canova srl”. Nei documenti si legge che i problemi finanziari della società erano emersi tra il 2012 e il 2014, quando gli alunni erano crollati a 200. Basti pensare che negli anni Ottanta, nel momento d’oro, gli iscritti erano 1.250.
La “Antonio Canova srl” era proprietaria sia degli edifici, sia del marchio e della società Parini. Lo scorso anno la famiglia che è stata l’anima della scuola paritaria si era aggiudicata all’asta l’azienda. E ora punta anche agli edifici: «Presenteremo un’offerta anche noi, ci stiamo lavorando. Faremo di tutto per acquistare le nostre sedi», spiega il direttore Enrico Pizzoli, «L’obiettivo è di garantire la continuità. Abbiamo bisogno di stabilità, siamo positivi». L’Istituto Parini conta ad oggi 160 alunni divisi tra liceo scientifico, liceo scientifico sportivo, liceo scientifico delle scienze applicate e liceo linguistico. Tra insegnanti e personale amministrativo, la scuola superiore paritaria dà lavoro a una quarantina di persone.
Spulciando tra le carte della perizia di stima del compendio si scopre che nell’edificio tra via Torre Belfredo e Calle De Lena è conservata una delle rare tracce della cinta muraria difensiva dell’abitato medievale di Mestre. I reperti erano stati scoperti nel corso di un cantiere di restauro nel 1977. Oggi quel che resta delle mura medievali è visibile nella hall della scuola grazie alla pavimentazione sopraelevata in vetro. —
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