Pareri personali sul web, i grillini dicono “sì”

La lettera del consigliere Placella ha scatenato il dibattito. Prevale lo spirito libero
Interpress/Tagliapietra Venezia 09.04.2013.- Incontro Movimento 5 stelle (Grillini). Scaletta dei Callegheri, San Tomà.
Interpress/Tagliapietra Venezia 09.04.2013.- Incontro Movimento 5 stelle (Grillini). Scaletta dei Callegheri, San Tomà.

Ognuno ha il diritto di esprimere il proprio pensiero anche quando il contenuto manifesta criticità verso il movimento che lo rappresenta. Martedì sera la Scoleta dei Calegheri era piena di grillini che hanno parlato per più di un’ora prima di raggiungere un accordo sul tipo di atteggiamento da adottare nel caso in cui qualcuno esprima su una piattaforma un parere diverso da quello ufficiale, ovviamente sempre a titolo personale. Con 27 sì, 3 astenuti e 1 no il movimento ha risposto “sì “alla domanda posta dal consigliere del M5S Gianluigi Placella che, di recente, aveva postato una lettera su Fb rivolta a Beppe Grillo, esprimendo una certa perplessità sui suoi continui no e la necessità urgente di fare un governo.

La lettera, finita sui giornali, aveva scatenato diverse reazioni che sono riemerse durante l’incontro: qualcuno non considerava giusto che si esprimesse un parere contrario al movimento, altri sostenevano che, se pur scritta a titolo personale, Placella dovesse pensare al ruolo di consigliere che interpreta e al possibile risvolto politico e mediatico della sua esternazione. Il dilemma, riassunto da un grillino, era: «Ok, uno conta uno, ma dietro a ogni uno ci sono molti». Placella ha aperto l’incontro concludendo: «Io non rinuncio al diritto di esprimere la mia opinione, ma la domanda che pongo è se ci si possa esprimere a titolo personale con una linea diversa da quella del movimento senza essere considerati traditori, come è capitato a me. Su questo chiedo il voto perché l’assemblea è sovrana. Se questo punto non viene chiarito io mi astengo dall’attività di consigliere fino a quando non ci sarà una risposta».

Le parole del “ribelle” hanno riportato a galla una domanda spinosa, a volte emersa anche a livello nazionale: un movimento che si autodefinisce per statuto libero e democratico può espellere chi si dimostra critico verso alcune posizioni? La rilettura dello statuto del movimento da parte di un grillino è stata decisiva e alla fine è prevalso lo spirito libero di ogni grillino. Durante la serata si sono toccati altri temi, spiegati e poi votati con alzata di mano, come la proposta di coinvolgere studenti delle scuole superiori e universitari a partecipare alla «Festa dell’Informazione» chiedendo un contributo su come si immaginano la città del futuro. Si è inoltre parlato di come organizzare i gruppi di lavoro e i banchetti e del bisogno di essere presenti nei fatti che coinvolgono Comune e Regione, a partire dalla ultime vicende legate all’Actv fino ala gestione dei rifiuti e della cementificazione.

Vera Mantengoli

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