Parentopoli diventa caso politico

Scontro tra Casson e l’ex sindaco Guarnieri sulle contestate assunzioni al Brico

CHIOGGIA. Pura fatalità o un nuovo caso parentopoli? In città non si parla d’altro e, anche grazie all’eco del blog chioggiaazzurra dell’ex consigliere Andrea Comparato, si stanno moltiplicando i commenti, e i brusii, sull’assunzione di alcuni parenti diretti di politici nel nuovo punto Brico di Brondolo. Nulla di illegale ci mancherebbe, ma fa specie che fra i tanti giovani che hanno presentato richiesta di assunzione nello stesso punto vendita siano stati presi tre figli e la cognata di noti politici locali. Si tratta del figlio dell’ex assessore Udc Andrea Abbagnara, della figlia del consigliere del Pd Roberto Pizzo, della figlia del segretario dell’Udc Aldo Piovesan e dalla cognata dell’assessore al bilancio Narciso Girotto. A sollevare dubbi sull’opportunità delle assunzioni è anche il capogruppo di Sel Fortunato Guarnieri che collega lo “strano caso” al fallimento dei tentativi di intercedere per le ex dipendenti della Comet in cassa integrazione straordinaria da settembre. «La presenza tra i nuovi dipendenti del Brico», sostiene Guarnieri, «di parenti strettissimi di qualche esponente politico di casa nostra non è passata inosservata. Qualsiasi iniziativa imprenditoriale è benvenuta e i parenti dei politici non possono essere esclusi dalla possibilità di ottenere un posto di lavoro, ma fa specie che tra centinaia di persone che hanno presentato regolare domanda vi siano proprio dei consanguinei. Di sicuro sono i migliori, i più preparati per quelle attività, ma se immagino la quantità di disoccupati di Chioggia e quanti, diplomati e laureati, hanno presentato domanda, qualche dubbio mi sorge. Se poi penso che il sindaco Giuseppe Casson e il vice Maurizio Salvagno avevano promesso di tentare una mediazione per aiutare le lavoratrici della Comet e hanno fallito, mi viene da dire che evidentemente altri sono stati più bravi». Un’ironia che il sindaco trova offensiva. «Sono insinuazioni», commenta Giuseppe Casson, «che offendono chi si è sempre speso per i lavoratori, dalla Pam alla Cargill. Sono strumentalizzazioni che feriscono i lavoratori e il lavoro, lucrando politicamente su vicende che meritano rispetto. Sulla Comet, su cui solo recentemente sono stato coinvolto, non potevo fare di più perché le selezioni di Brico e Mc Donald’s erano già chiuse, ma la mia attenzione per le ex lavoratrici continuerà». I sindacati della Cgil, che avevano appoggiato le istanze delle lavoratrici, preferiscono al momento non commentare. (e.b.a.)

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