Parentopoli al Brico «Basta con i privilegi»
CHIOGGIA. Polemiche a colpi non certo di fioretto, ma di sciabola, si potrebbe dire, tra alcuni esponenti politici, sulla parentopoli del Brico. Giusto ieri l'assessore Narciso Girotto, la cui cognata è stata assunta (part time e a tempo determinato) da quella struttura commerciale, aveva accusato il consigliere di Sel, Fortunato Guarnieri, di cavalcare il presunto scandalo per interessi di parte e di non fare, in questo modo, il bene della città. Guarnieri replica, a stretto giro, ribaltando l'accusa. «Io avevo solo commentato la vicenda», afferma l'ex sindaco, «invitando i nostri amministratori a non approfittare del loro ruolo per “aiutare” parenti e amici. Mi sembrava il minimo in tempi di crisi e di bisogno di lavoro da parte di moltissimi cittadini chioggiotti che hanno gli stessi, o più gravi, problemi della cognata, vedova e con un figlio, dell'assessore Girotto. Ben più pesanti sono le considerazioni espresse anche sui social network, che per primi hanno scoperchiato il calderone, dai comuni cittadini. Ed è a questi cittadini che Girotto farebbe bene a dare qualche spiegazione più plausibile dello stato di bisogno della cognata, alla quale, peraltro, va tutta la mia comprensione. Osservo, però, che fra tutte le cose dette da Girotto manca la più importante, ovvero la smentita di aver raccomandato la cognata, o chiunque altro, per quel, magro, lavoro al Brico. Magari può non sapere se gli altri politici coinvolti abbiano raccomandato, ma sa sicuramente se lo ha fatto lui. Il suo silenzio su questo punto suona come un’implicita ammissione e riporta alla considerazione iniziale: chi amministra la città lo dovrebbe fare a favore di tutti, non solo per i suoi parenti».
Diego Degan
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