Parco giochi atteso da sei anni finta inaugurazione di protesta

Viale San Marco, anche un sindaco fasullo (fischiato) per il taglio del nastro: il ritardo sempre spiegato con la mancata bonifica dell’area, ma adesso si scopre che il tecnico comunale aveva dato l’ok
Di Gianluca Codognato
Protesta e finta inauguraizone nuovo parco giochi in viale San Marco , Mestre
Protesta e finta inauguraizone nuovo parco giochi in viale San Marco , Mestre

A un occhio distratto può apparire come una festa con tutti i crismi: la gente, il taglio del nastro, il discorso al microfono. Guardando bene, però, le incongruenze sono troppe. La gente non applaude, ma si lamenta, l’intervento al microfono è duro. Il taglio del nastro, poi, è affidato fra i fischi al “sindaco” vestito con la fascia tricolore, anche se Venezia è commissariata, le elezioni sono nel 2015 e quel primo cittadino in questione si chiama Carlo Coccato, ed è un pensionato che abita nel viale.

Insomma, si capisce presto che l’inaugurazione del parco giochi di viale San Marco (di fronte all’ex cinema) attesa da sei anni e organizzata ieri dal comitato cittadini del villaggio è un semplice bufala. Anzi, un’azione di protesta per una promessa mai mantenuta. Infatti l’oggetto della “festa” è un’area verde attrezzata per i bambini che, appunto, non esiste ancora.

L’iniziativa, che coinvolge una sessantina di persone, comincia verso le 10.30. Poco prima uno dei promotori, Giampiero Francescon, fa il punto della situazione, svelando alla fine un recente particolare che ha lasciato tutti spiazzati. «Negli anni 50 qui esisteva un’area verde che è stata poi smantellata», spiega. «Nel 2008 era stato finanziato un nuovo progetto con 30mila euro ma, pur di fronte a tante promesse, la cosa non è mai andata in porto».

Il motivo di tale blocco, spiega ancora Francescon, «è legato al fatto che prima bisogna procedere con le bonifiche». Tutta l’area, in effetti, conserva nel sottosuolo scarichi di fanghi.

Però, e qui arriva il particolare "scottante", «qualche giorno fa il servizio bonifiche del Comune ci ha scritto che il parco giochi non è incompatibile con la situazione dell’area».

In effetti il dirigente del servizio, Enrico De Polignol, scrive chiaro e tondo in una mail indirizzata al gruppo: «Non conosco i motivi per cui l’area giochi non è stata realizzata. La competenza è in capo al settore tutela del Verde Pubblico e del Suolo. Per quanto di mia competenza già ai primi di giugno abbiamo potuto verificare che le soluzioni realizzative prospettate per la nuova area giochi risultavano congruenti con lo stato di contaminazione dell’area interessata».

Ma insomma, dove sta la verità? Dal microfono lo stesso Francescon pone la questione, poi annuncia al commissario Vittorio Zappalorto che «andremo a trovarlo, magari quando inaugurerà la nuova area giochi del parco San Giuliano».

La mattinata prosegue con il taglio del nastro da parte del sindaco Coccato, accolto da fischi e boati di disapprovazione, con il brindisi, con il monologo dell’attore comico Cesare Colonnese, con le proposte. Mai vista una così grande festa per un parco che non c’è.

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