Parco archeologico alle Antiche Mura

JESOLO. Strada in discesa per la realizzazione del parco archeologico Antiche Mura, Jesolo avrà presto un polo museale di attrazione turistica. Nei giorni scorsi, infatti, l’amministrazione comunale,...
F.GAVAGNIN LESOLO PAESE ANTICHE MURA I RESTI DELLA CATTEDRALE F.GAVAGNIN
F.GAVAGNIN LESOLO PAESE ANTICHE MURA I RESTI DELLA CATTEDRALE F.GAVAGNIN

JESOLO. Strada in discesa per la realizzazione del parco archeologico Antiche Mura, Jesolo avrà presto un polo museale di attrazione turistica. Nei giorni scorsi, infatti, l’amministrazione comunale, dopo diversi mesi di lavoro con gli organi provinciali e regionali, ha approvato con una delibera di giunta la proposta di accordo di programma pubblico-privato, utile alla definizione finale del progetto.

L’area archeologica delle Antiche Mura diventerà dunque a tutti gli effetti di proprietà jesolana, in un territorio particolarmente ricco di reperti storici di grande rilevanza. Un passaggio fondamentale che sarà completato con la conferenza dei servizi in Provincia e con il passaggio finale in Consiglio comunale, che garantirà la fattibilità dell’operazione. «L’idea - commenta il consigliere comunale delegato Alessandro Iguadala - è di realizzare un parco archeologico con annesso polo culturale dove ricostruire, custodire e valorizzare il patrimonio cittadino, collocandovi la collezione musiva ed epigrafica, riunendo i reperti già raccolti e conservare quelli che potranno rinvenirsi». Il territorio delle Antiche Mura è da sempre considerato uno dei siti archeologici più interessanti, visto che la Basilica presente al suo interno è seconda per storia e grandezza solo a quella veneziana di San Marco. «Il nostro obiettivo - aggiunge l’assessore alla Cultura Alberto Carli - è quello di salvaguardare il sito, in quanto testimonianza di una storia cittadina che va valorizzata e approfondita. Abbiamo già avviato degli incontri con la Soprintendenza per concordare le opere di consolidamento della parte della Basilica esistente, auspicando che possano riprendere anche gli scavi di ricerca».

Alessio Conforti

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