Parchi nel degrado, iniziati gli interventi

Sottomarina. Finalmente ascoltate le denunce di mamma Laura Doria: «Già sistemate le panchine»
SOTTOMARINA. Un bagno e prime giostre sistemate nel giardino pubblico di viale Umbria. Gli interventi realizzati in questi giorni si inseriscono nel programma di sistemazione dei parchi cittadini dopo le numerose segnalazioni di Laura Doria, una giovane mamma particolarmente attenta al tema.


Nelle ultime settimane in molti parchi sono state sistemate le panchine, le sedute delle altalene, la pavimentazione sconnessa, avviato il servizio di vigilanza con il progetto “Chioggia riparte dal lavoro”, rimane però il mistero sulla sparizione dei cartelli del parco intitolato ai Diritti dei bambini. A fare il punto è la stessa Doria che nei giorni scorsi ha incontrato l’assessore al sociale Patrizia Trapella e il responsabile del verde di Sst.


«È stato un incontro importante», spiega Laura Doria, «si è discusso sul programma dei lavoratori socialmente utili che prevede la presenza degli addetti alla guardiania in precise fasce orarie in tutti i giorni della settimana, compreso la domenica, nei parchi di viale Umbria, piazzale Europa, Isola Unione, via Zeno nord e sud, Casa Libera e San Felice». Il progetto, che sfrutta fondi regionali per l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate, interessa 15 chioggiotti impegnati nelle piccole manutenzioni, nella vigilanza dei parchi e nell’accoglienza al museo civico.


«Con la perseveranza i risultati si iniziano a vedere», spiega la mamma, «nelle scorse settimane sono state riparate alcune giostre, le panchine e la pavimentazione di viale Zeno dove era inciampata una bambina. È stato rimosso il gazebo distrutto sul parco di Borgo e sostituite le sedute delle altalene. Finalmente uno dei due bagni indecenti di viale Umbria è stato sistemato e il secondo lo sarà a giorni con la sostituzione del sifone. I nuovi seggiolini per le altalene arriveranno la prossima settimana e le maniglie di alcune giostre sono già state riparate. Rimane chiaro che il primo appello va rivolto agli utenti che devono aver cura delle cose pubbliche come fossero loro».


Rimangono però alcuni punti su cui lavorare. «Certi interventi si complicano per l’incertezza sulle competenze» conclude Laira Doria, «mi riferisco alla fontanella dell’Isola dell’Unione dove più volte sono stata rimbalzata da un ufficio all’altro. Sulla sparizione dei cartelloni installati nel parco pubblico dell’Isola dell’Unione aleggia un mistero perché nessuno sa che fine abbiano fatto».
(e.b.a.)


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