Parcheggio in Villa Mirano si spacca sui privilegi della casta

Il sindaco: «Non sono solo i politici a violare quel divieto» La replica: il vostro compito è far applicare la legge
Di Filippo De Gaspari

MIRANO. Città spaccata sui privilegi alla casta. Fa discutere l’episodio di sabato scorso a Mirano, quando durante l’assemblea del Partito Democratico sul federalismo alcuni esponenti di partito sono entrati con l’auto nel piazzale di Villa Errera, contro ogni divieto.

La denuncia, con tanto di foto su La Nuova di Venezia e Mestre, ha scatenato polemiche. Il sindaco Maria Rosa Pavanello, che pure non è tra gli obiettivi dei cittadini indignati che hanno denunciato il privilegio, essendo arrivata al convegno in bicicletta, afferma: «Anche ieri sera (martedì, ndr), come quasi tutte le sere, le auto di chi frequenta le associazioni ospitate in villa Errera erano parcheggiate in divieto di sosta. Una decina per l’esattezza. Questo però non fa notizia e non scandalizza».

Ha ragione il sindaco: il problema, è noto, si ripete da tempo e non riguarda solo onorevoli ed esponenti di partito. A farlo, ahimè, sono anche molti comuni cittadini. Ma sull’osservazione del sindaco, apparsa sul suo profilo Facebook, è scontro. Alcuni miranesi stanno con lei. «Proteste fatte solo per il gusto di far polemica sul nulla, senza dar spazio a vere notizie» scrive una cittadina. «Sgarrano tutti, l’attacco agli esponenti del Pd appare soprattutto politico», fa eco un altro. Ma altri non approvano: «Cosa vuol dire, che un’infrazione fatta da più persone o la mancanza di controlli ne sminuiscono la gravità?» chiede un cittadino.

«Dai politici la solita mancanza di rispetto», scrive una miranese al nostro giornale, «la notizia ha portato alla luce un’ingiustizia che altrimenti sarebbe passata sotto silenzio. Quanto accaduto è inaccettabile, chi ha colpe dovrebbe autodenunciarsi e farsi sanzionare». E, come scrive un altro «se si pensa che sia impossibile prevenire e perseguire le violazioni tanto vale eliminare il divieto: questi episodi e polemiche danno il senso di quello che oggi è il senso civico nel nostro paese ».

Il sindaco Pavanello, intanto, lascia intendere che non ci saranno provvedimenti: «Basterebbe solo un po’ di buon senso e di tolleranza».

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