Parcheggio e un grande parco in cambio di albergo e negozi
«Il privato vuole andare avanti e il Comune vuole fermamente che questo piano venga realizzato. Per dare alla città un nuovo segno, importante e di modernità». Il sindaco Giorgio Orsoni è riuscito alla fine a condurre in porto l’operazione ex Umberto I. Ai privati vanno poco più di 8 mila metri quadri in più (la superficie complessiva passa da 63.700 a 71.980 metri quadri), la possibilità di destinare una delle torri ad albergo di alta gamma e di portare a 16 mila i metri quadri del commerciale, per creare in pieno centro un distretto di negozi. La residenza perde, invece, diecimila metri quadri.
Al Comune vanno 17.500 metri quadri di verde in cui creare il parco del Marzenego (con tanto di laghetto) e la proprietà, a costo zero, dei 4 padiglioni storici dell’ex ospedale di Mestre. Al De Zottis andrà la nuova scuola Vecellio; nella palazzina della direzione sanitaria, invece, la scuola dell’infanzia. Tra qualche mese arriverà l’atteso parcheggio con vista su via Circonvallazione per 360 posti, utilissimi al centro di Mestre.
Ieri mattina, al Municipio di Mestre, il sindaco assieme al presidente della Dng Spa, Marcello Carli, hanno firmato il protocollo di intesa per il riutilizzo dell'area dell'ex Umberto I. Presenti, anche il vicesindaco Sandro Simionato, gli assessori all'Urbanistica, Andrea Ferrazzi, e alla Mobilità, Ugo Bergamo.
Il protocollo prevede che, nel breve e medio periodo, siano sviluppati tre interventi sull'area dell'ex ospedale, di proprietà di Dng Spa in modo tale di eliminare l’attuale abbandono: la realizzazione di un parco pubblico di circa 17.700 metri quadrati «che permetterà la riqualificazione del Marzenego nord»; la costruzione di un ampio parcheggio e la cessione al Comune dei padiglioni dell'ex ospedale che, una volta ristrutturati, potrebbero ospitare strutture scolastiche e servizi destinati alla cittadinanza.
Nel frattempo la Dng lavorerà per arrivare alla ripresa dei cantieri delle tre torri. Spiega Marcello Carli: «Le torri restano elemento caratterizzante e la morfologia del progetto riteniamo non vada modificata». E pure le altezze, insiste Carli, restano confermate. Sul quando saranno realizzate, il condizionale per ora è d’obbligo viste le difficoltà, evidenti, che hanno frenato un progetto che valeva 200 milioni di euro e che è stato rivisto, causa crisi. Entro un mese il protocollo d’intesa va sottoscritto in consiglio comunale, con l’approvazione della variante al piano di recupero. Per il parcheggio, ci vorranno un mese di lavori di Avm. «Abbiamo ereditato questo piano di recupero su un’area privata, che era fermo da tempo», ha spiegato Orsoni, «ed è bene sottolineare il fatto che la proprietà fosse privata perché le nostre possibilità di intervento erano limitate. Ma l’importanza dell’area e la sua centralità ci hanno spinto ad insistere: questo recupero per noi era importantissimo. Abbiamo trovato l’ampia collaborazione di Marcello Carli, che ha condiviso con noi la volontà di riqualificare quest’area e dare attivazione al piano. Da qui l’idea di apportare delle modifiche che consentissero delle anticipazioni, nell’interesse collettivo e della proprietà. L’accordo firmato oggi ci consente, fra l'altro, di ottenere la cessione, non prevista negli accordi precedenti, dei padiglioni ospedalieri storici». Sì, perché nel vecchio piano gli edifici storici (De Zottis, Pozzan, Cecchini) il Comune se li sarebbe dovuti comperare ed ora arrivano gratis. Come il verde, che consente di riqualificare le rive del Marzenego, come si sta facendo anche in via Poerio. «Fin da subito», precisa Orsoni, «ci metteremo in moto per rendere operativo questo accordo e realizzare le strutture del parcheggio e del verde, e per consentire finalmente la rigenerazione di una parte fondamentale della nostra città».
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