«Parcheggio disabili chiuso troveremo una soluzione»
CAVALLINO. «L’ufficio tecnico e i vigili stanno verificando la possibilità di realizzare un nuovo parcheggio per disabili a poca distanza dalla sede tecnica dell’associazione Canoa Republic, tenendo conto delle necessità dell’associazione e delle esigenze di sicurezza stradale».
Lo fa sapere il sindaco Claudio Orazio riferendosi alla polemica per il parcheggio disabili transennato dai vigili in via Francesco Baracca. La risposta arriva dopo che la lista “Patto” si è fatta carico della vicenda lamentata dal campione olimpico Daniele Scarpa e dalla moglie campionessa paralimpica Sandra Truccolo, rispettivamente tecnico e presidentessa dell'associazione di voga, protocollando un’interrogazione urgente.
«Non abbiamo intenzione di alimentare una polemica strumentale già andata oltre le righe», aggiunge il primo cittadino, «ma solo ricostruire i fatti che hanno portato prima alla realizzazione del parcheggio e poi alla sua chiusura. L’obiettivo del Comune è sempre stato quello di risolvere i problemi, non certo di discriminare i disabili. Prima dell’inizio dei lavori in via Baracca, su iniziativa dell’assessore Vian, avevamo valutato la possibilità di ricavare un posto per la sosta disabili. Così la scorsa primavera, in occasione dell’intervento, ne venne ricavato uno non personalizzato con le misure a norma, vicino all'uscita di via Sava, nei pressi della rotatoria di via Jonio, con due paletti che impedivano il parcheggio a mezzi più lunghi di 5 metri. Alcuni giorni dopo, stranamente, i due paletti sono spariti e il furgone dell’associazione sportiva, pur munito del contrassegno, ha continuato a sostare nel posto quasi ininterrottamente, non solo nascondendo la visibilità a chi si immette, ma anche invadendo la corsia ogni volta che veniva aperta la porta della vettura. Una situazione pericolosa, segnalata per iscritto e fatta verificare dai vigili e dall’ufficio tecnico dopo aver contattato Scarpa per trovare una soluzione condivisa. Circostanza che non si è verificata portando quindi alla chiusura del parcheggio.
Francesco Macaluso
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia