Parcheggio al Brek, assessori “contro”

La concessione è già stata rilasciata. L’assessore De Martin: «Non potevamo fare altrimenti». Boraso: «Pericoloso»
Di Mitia Chiarin
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Renato Boraso
Interpress/Mazzega Vitucci Venezia, 29.06.2015.- Comune di Venezia, Luigi Brugnaro presnta Giunta Comunale.- Nella foto Renato Boraso

La situazione lascia interdetti gli stessi residenti che si erano mossi, nei giorni scorsi, chiedendo al vicesindaco Colle e all’assessore all’Urbanistica De Martin di bloccare il rilascio della concessione per il parcheggio da 70 posti auto sopra il Brek di via Carducci.

Ieri, dal sopralluogo svolto dall’assessore alla Mobilità Renato Boraso nella zona tra via Carducci, via Mazzini e l’incrocio con via Circonvallazione, è emerso che la Icem Srl che vuole realizzare il parcheggio ha ritirato la concessione dall’Edilizia privata il 13 novembre. Il giorno prima, il 12 novembre, Boraso aveva annunciato di essersi messo di traverso, chiedendo di sospendere il rilascio per approfondimenti. Non è cambiato nulla, nei fatti.

Mentre con una mano il Comune (l’assessore Boraso) scalpitava, chiedendo di sospendere il rilascio della concessione, con l’altra (quella degli uffici dell’assessore De Martin) gli uffici hanno rilasciato l’atto per il via ai lavori. «È vero che ad inizio anno c’era stato un parere positivo dei miei uffici e quando l’ho saputo io ho chiesto di rivedere tutto, vista la delicatezza della questione. Ma risulta che i privati abbiano già ritirato la concessione il 13 novembre», ammette Boraso. L’assessore De Martin, poi, precisa: «Non potevamo in alcun modo fermare un provvedimento già in fase di rilascio, per il quale i privati hanno già pagato i diritti di segreteria e su cui tutte le direzioni, Mobilità compresa, si erano espresse positivamente. Non si può fermare ciò che ha ottenuto piena legittimità. Il progetto, rispetto a quello presentato anni fa e per il quale i privati erano ricorsi al Tar e poi anche al consiglio di stato è stato rivisto con un intervento migliorativo e io ho già dato la mia assoluta disponibilità ad incontrare i residenti. Ci vedremo nei prossimi giorni. E credo che ci sia spazio per ulteriori migliorie al progetto».

Boraso dal canto suo, conferma tutte le sue perplessità sul parcheggio. Il progetto «in giunta non è mai passato visto che si tratta di un intervento diretto», precisa il collega De Martin.

Boraso spiega: «Confermo tutto il mio scetticismo e io non ho responsabilità nel rilascio. Quella pratica è partita ben prima del nostro insediamento».

Il parcheggio sarebbe ad uso delle attività commerciali limitrofe. «Anzitutto, c’è il fatto che uscita e ingresso nel parcheggio previsto nel palazzo del “Brek” sono a ridosso di via Mazzini, con il rischio di incidenti al passaggio di pedoni su quella strada molto frequentata e trafficata del centro di Mestre». E poi, continua l’assessore, «c’è il problema dell’assenza di un parere da parte del condominio di via Carducci che non si è espresso in alcun modo. E manca qualsivoglia forma di mitigazione ambientale. Un parcheggio in mezzo ai palazzi significa per i residenti trovarsi i tubi di scappamento ad altezza delle finestre. Adesso, ritirata in fretta la concessione, in teoria», ammette l’assessore, «i proponenti potrebbero voler partire con i lavori ma per loro c’è il rischio reale di trovarsi a fronteggiare un ricorso al Tar dei residenti della zona che hanno ribadito di volersi muovere su questa strada».

Il park è stato proposto dal gruppo Icem srl della famiglia Bastianello, già proprietaria del self service di via Carducci, chiuso alcuni mesi fa. Dovrebbe sorgere sopra la corte esterna dello stesso Brek, con una rampa di ingresso, un piano in carpenteria metallica e 70 posti auto. Circondato da altri palazzi che si affacciano anche sulla stretta via Mazzini, alle prese anche con problemi di degrado, denunciati dai residenti all’assessore alla Mobilità in sopralluogo. Ma ora tutti sono in allerta per il progetto del parcheggio. E la Municipalità di Mestre Carpenedo non ha mai visto una carta.

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