Parcheggi, diecimila firme aspettano il sì di Brugnaro

Eliminazione delle Ztl, strisce blu da ripensare, l’attuazione del Piano del traffico Pressing di comitati e categorie sulla nuova giunta: è il tempo delle decisioni
Di Mitia Chiarin
Agenzia Candussi. giornalista: Artico. Descrizione: Luigi Brugnaro al primo test del tram da Mestre a Venezia Piazzale Roma.
Agenzia Candussi. giornalista: Artico. Descrizione: Luigi Brugnaro al primo test del tram da Mestre a Venezia Piazzale Roma.

«Noi elimineremo Ztl, strisce blu per i parcheggi, multe». Così aveva promesso il candidato sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in campagna elettorale.

Ecco, a Mestre ci sono diecimila firme in attesa di una risposta concreta, ovvero la cancellazione dei rincari scattati dal primo maggio per parcheggiare sulle strisce blu di Mestre. Lo ricorda anche Fabrizio Coniglio, portavoce del comitato “Mestre off limits”, che quelle diecimila firme ha raccolto, incassando, in campagna elettorale, la promessa di tutti i candidati di andare a rivedere anche quella delibera del commissario Zappalorto che vale 800 mila euro in più per le casse di Avm.

«Noi attendiamo di consegnare quelle diecimila firme di cittadini al nuovo sindaco. Speriamo di incontrarlo presto e porre a lui la questione: i cittadini chiedono di tornare alle vecchie tariffe, azzerando i rincari. E noi proponiamo in alternativa di mettere a pagamento una quota di posti auto nei centri commerciali. Non ci hanno mai detto quanti sono, ma sappiamo che non sono pochi. Facciamo pagare anche 50 cent l’ora, sono entrate per il Comune. Ora nei centri commerciali non si paga nulla».

La proposta di “Mestre off limits” attende una parola chiara dal nuovo sindaco. Così come attende una risposta la richiesta del comitato mestrino ma anche delle categorie economiche cittadine (Confesercenti, Confcommercio e Cgia in testa) di andare ad una completa revisione della viabilità a Mestre e quindi non solo l’eliminazione delle telecamere Ztl (promesse da Brugnaro come uno dei primi atti della sua amministrazione) ma anche un generale ripensamento del sistema viario della città. Tema che si lega anche con le scelte che la giunta Brugnaro, con il nuovo assessore Boraso, saranno chiamati a fare sul Piano del traffico, rivisto dagli uffici sotto le direttive dell’ex assessore Bergamo, alleato di Brugnaro in campagna elettorale, ma anche fortemente criticato in questi mesi per la gestione di un settore tanto strategico per Mestre. Boraso (che Bergamo in consiglio comunale ha a lungo contestato quando era all’opposizione) prende tempo: «La questione è rilevante, dai parcheggi al piano del traffico, servono un’analisi attenta e un confronto con il sindaco», spiega l’assessore.

Il Put sarà rivisto o no? Varie modifiche sono richieste da più parti. “Mestre off limits” ricorda di aver depositato in Comune le sue critiche: si contesta la riproposizione della Ztl di via Verdi e Riviera XX Settembre ed è considerata poco risolutiva la proposta per i Quattro Cantoni se si sposta il traffico in via Padre Giuliani e via Einaudi. «Allargare la Ztl senza concedere almeno le prime due ore di parcheggio gratis significa uccidere un’altra zona commerciale del centro, non solo l’ultima parte di via Einaudi ma anche via Manin», si legge nelle osservazioni. E si chiede una maggiore protezione di via Torre Belfredo deviando i bus sul secondo tratto con ingresso dal cavalcavia di via Verrazzano e via Filiasi, per ridurre le vibrazioni sul porfido. Una raffica di osservazioni sono anche state presentate dalle Municipalità. I presidenti sono in fibrillazione perché dai primi di luglio, tutti e sei, hanno chiesto di parlare al primo cittadino e non c’è traccia di un appuntamento. Boraso, di queste questioni, sperava di parlare con il sindaco già ieri, ma poi non se ne è fatto nulla. La priorità resta in attesa di risposte chiare, perché dopo le promesse è arrivato il tempo dei fatti.

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