Pappagalli in via di estinzione sequestrati in un allevamento

Una coppia può valere anche venticinquemila euro. Gli “Ara dalla gola blu” sono pappagalli in via di estinzione e quindi ne è vietato il commercio. Ma gli estimatori, come di altri uccelli protetti, sono sempre tanti. E questo nonostante la legge in materia sia molto severa e preveda condanne e multe salate. I carabinieri ora dovranno capire come gli esemplari sequestrati sono arrivati nell’allevamento e dove sono finiti i piccoli nati dopo gli accoppiamenti. Oltre a questi tre volatili i carabinieri ne hanno sequestrati altri 14, perché sprovvisti di documentazione di accompagnamento. Il titolare dell’allevamento rischia fino a due anni di carcere e una multa che può raggiungere anche i 150mila euro.
L’operazione dei carabinieri si inserisce nell’ambito di specifici controlli finalizzati al contrasto del commercio illegale di pappagalli in via di estinzione, con particolare riferimento alla Convenzione Internazionale di Washington “Cites” (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche).
Due giorni fa militari del Nucleo Carabinieri Cites di Venezia hanno scoperto, in un allevamento nello jesolano e parecchio conosciuto tra gli appassionati, esemplari di Probosciger aterrimuns (Cacatua delle palme) ed uno di Ara glaucogularis (Ara gola blu), tutti inclusi nell’elenco delle specie minacciate di estinzione, il cui commercio è consentito solo in circostanze eccezionali.
I militari hanno accertato l’illegittimità della documentazione presentata dall’allevatore per giustificare la presenza degli uccelli protetti. A quel punto i carabinieri hanno sequestrato penalmente tutti e tre gli esemplari illegalmente detenuti, contemporaneamente hanno denunciato a piede libero il titolare dell’allevamento.
Inoltre sono emerse altre difformità rispetto alla legge, soprattutto di carattere amministrativo. A quel punto i carabinieri, al fine di procedere alle analisi genetiche, hanno sequestrato quattordici psittaciformi (pappagalli), nel dettaglio due Anodorhynchus hyacinthinus (Ara giacinto) e dodici Ara ambiguus (Ara di buffon), tutti sprovvisti della prescritta documentazione Cites e inseriti tra le specie protette al livello massimo di tutela dalla normativa europea ed internazionale.
Il valore commerciale complessivo dei pappagalli, gravati dai relativi sequestri penali ed amministrativi operati dai militari, è stimato in circa 50.000 euro. Mentre, per quanto concerne il reato ipotizzato la legge nazionale prevede la pena dell’arresto da sei mesi a due anni e con una ammenda da quindicimila a centocinquantamila euro. —
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