«Papà si è buttato nel fiume per non esserci di peso»
CAMPAGNA LUPIA. «Papà ha voluto fare un estremo gesto d’amore, non voleva esserci di peso in questo momento difficile della sua vita, nel quale però gli siamo sempre stati vicino senza mai lasciarlo solo un istante». Enea Bozzato commenta così la morte del padre Isidoro. L’uomo, 60 anni, stava passando un periodo segnato da una depressione causata da uno stato di salute davvero complicato. Lunedì si è gettato nel fiume Brenta, annegando. Il suo corpo è stato rinvenuto esanime poco prima delle 20, nella zona del letto del fiume limitrofa al ponte della frazione di Corte di Piove di Sacco.
L’auto era parcheggiata sotto il ponte, i vestiti erano stati tolti e posati lì vicino. Poi Isidoro si era tuffato in quelle acque dalle quali non è più emerso. I vigili del fuoco e i sommozzatori hanno trovato il corpo nel giro di qualche ora. Le ricerche erano scattate subito dopo il ritrovamento di un biglietto con cui l’uomo lasciava intendere di voler compiere un gesto estremo.
Isidoro Bozzato gestiva un bar a Piove di Sacco, poco distante dalla fermata degli autobus, nel capoluogo del comune padovano. Era molto conosciuto sia a Piove che a Campagna Lupia dove risiedeva con la moglie e il figlio Enea al civico 12 di via Primo Maggio, la strada che collega il capoluogo alla frazione di Lova. La famiglia Bozzato è molto nota a Campagna Lupia. La moglie è stata per anni la postina del paese (fino allo scorso gennaio) mentre il fratello è il titolare dell’edicola del paese. «Papà era una persona davvero generosa e piena di energia» dice il figlio Enea «un gran lavoratore sempre legato alla sua famiglia. Da qualche tempo era stato colpito da una grave malattia per la quale però si stava curando. Stava passando un forte momento di depressione, ma non lo abbiamo mai lasciato solo un istante. Non riusciamo a capire il perché di quel gesto anche se per lui è stato un grande gesto d’amore, un modo per farci capire che non voleva esserci un peso». Isidoro Bozzato era molto conosciuto a Campagna Lupia anche per il suo impegno nel valorizzare eventi come feste e sagre. Il sindaco Fabio Livieri che abita poco distante lo ricorda con grande affetto. «Una persona cordiale» dice «e sempre pronto a dare una mano a tutti nel momenti del bisogno». I funerali si terranno venerdì alle 16 nella chiesa di San Pietro. Dopo l’estremo saluto l’uomo sarà sepolto nel cimitero del paese.
Alessandro Abbadir
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