Pantegane nel giardino della scuola “Diaz”

I bambini non potranno usarlo per cinque giorni. I genitori: «L’intervento di Veritas è stato tardivo»

VENEZIA. Hanno occupato il giardino tanto che ieri si è arrivati a decidere di chiuderlo. Sono i topi che da mesi invadono la scuola Diaz di Castello, parte dell'Istituto Comprensivo Morosini, e che non accennano a diminuire. Decine e decine ne sono stati presi da Veritas, ma le pantegane perseverano e da oggi i 250 bambini della scuola di infanzia San Provolo e delle scuole (materna e primaria) Diaz saranno costretti a trascorrere la ricreazione in classe, almeno fino al 22 marzo quando le istituzioni, inclusa la polizia ambientale, faranno un sopralluogo. Nonostante il dirigente scolastico Roberto Baretton dica di aver segnalato da molto tempo la situazione, il caso è esploso ieri quando un papà si è recato personalmente a parlare con Paolino D'Anna, delegato del sindaco per i cittadini, raccontandogli degli avvistamenti continui che maestri, genitori e bambini ormai vedevano abitualmente.

«Non appena lo abbiamo saputo», ha detto D'Anna, «ci siamo subito mobilitati per capire come intervenire con una certa urgenza». Tutto è iniziato un paio di anni fa, quando sono stati eseguiti lavori nel giardino. Da allora le pantegane arrivano con una certa frequenza, aumentata nell'ultimo mese: «Forse sono state smosse alcune tane», ha ipotizzato il preside, «Noi abbiamo subito avvertito Veritas, ma le trappole non sono servite a molto». In realtà Veritas dice che a qualcosa sono servite, ma sottolinea che non tutto dipende da loro: «Noi», ha spiegato Veritas, «abbiamo trovato decine e decine di topi, ma abbiamo dato anche alcune indicazioni in modo da contrastare il fenomeno».

Un dato rilevante è per esempio che al sabato mattina la scuola è chiusa e che gli spazzini non possono prendere i rifiuti della mensa del venerdì fino a lunedì mattina. Poi gli scarti della cucina venivano messi in sacchi e non in cassonetti specifici. Sempre nel giardino c'è un luogo per il compost che deve essere utilizzato solo per foglie secche, mentre c'erano anche degli scarti della cucina. Nell'area verde c'è anche una casetta di legno che viene utilizzata come sgabuzzino per merci di vario tipo, ma che i topi possono aver trovato come posto ideale per le loro tane. Infine, c'è una porta d'acqua che potrebbe agevolare l’entrata di pantegane. «L’intervento», ha sostenuto la rappresentante dei genitori Avivit Hagby, «è stato tardivo. Veritas è arrivata solo un mese fa, quando le maestre del nido hanno scoperto segni di graffi sulla porta, segno che i topi stanno cercando di entrare anche nello spazio dove cucinano i pasti ai lattanti».

Vera Mantengoli

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia