Pantegane e nutrie in corso Martiri

PORTOGRUARO. Non deve essere simpatico imbattersi in due animali che certamente non possono essere annoverati tra quelli d’affezione. Un professionista del settore della comunicazione, originario di...
GAVAGVAGNIN RIP. FOTO DELLA NUTRIA VISTA NEI CANALI DI GIUSSAGO
GAVAGVAGNIN RIP. FOTO DELLA NUTRIA VISTA NEI CANALI DI GIUSSAGO

PORTOGRUARO. Non deve essere simpatico imbattersi in due animali che certamente non possono essere annoverati tra quelli d’affezione. Un professionista del settore della comunicazione, originario di Concordia Sagittaria ma da qualche mese trasferitosi a Portogruaro, ha avuto due incontri ravvicinatissimi, in due momenti diversi, con animaletti poco simpatici: un’enorme pantegana e una nutria. Può capitare, magari in periferia, in zone non proprio salubri, d’imbattersi in animali di questo genere. Solo che il giovane ha incrociato le “care bestiole” in pieno centro, in corso Martiri, nel salotto buono, in pieno centro storico. È possibile che questi due animali siano usciti dalle tane ricavate nella zona di piazza Marconi, dove in queste settimane si stanno eseguendo importanti lavori di riqualificazione proprio di fronte al Teatro Russolo e all’Istituto Marco Belli.

«Non è comunque un bel vedere – dice F.D. – ricordo che stavo passeggiando di sera, all’altezza di via Silvio Pellico sotto i portici, quando a un tratto mi ha attraversato la strada un grosso topo, di quelli che si definiscono anche pantegane. Più sorprendente ancora quel che mi è capitato uno o due giorni dopo, quando sullo stesso tratto mi sono trovato di fronte una nutria con la sua codaccia». Segnalazioni di questo tipo era da un po’ che non arrivavano da residenti in centro a Portogruaro. Qualche anno fa trovare una nutria che scondizolava in via Camucina non era certo una novità. Probabilmente le due bestiole hanno la tana in zona e per questo ogni tanto, specialmente di sera, si spostano da via Pellico a corso Martiri, attraversando la strada che porta al vicino teatro. (r.p.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia