Panfilio conferma «Il giudice di pace qui non serve»

CONA. «La casalinga di Voghera (prototipo della massaia che gestisce le incombenze di famiglia col buon senso) non spenderebbe mai 40 euro per fare ricorso contro una multa da 40 euro. Quindi il...

CONA. «La casalinga di Voghera (prototipo della massaia che gestisce le incombenze di famiglia col buon senso) non spenderebbe mai 40 euro per fare ricorso contro una multa da 40 euro. Quindi il giudice di pace non serve ai cittadini di Cona».

Con questa originale argomentazione il sindaco Alberto Panfilio ha risposto all'opposizione che gli chiedeva il motivo per cui Cona dovesse recedere dalla convenzione per il mantenimento del Giudice di pace a Chioggia.

Questa era, infatti, la proposta del sindaco che il consiglio comunale, con i voti della maggioranza e di Dario Battistini (Cambiare per Cona) ha approvato qualche giorno fa, ma che avrà effetto solo dal gennaio 2016. Da allora i cittadini di Cona che volessero usufruire di questo servizio dovranno recarsi a Venezia, con maggiori scomodità e spese.

Ma Panfilio ha spiegato, appunto, che tali spese si sommerebbero all'obbligatorio contributo (una quarantina di euro) che il cittadino deve versare per ricorrere al giudice di pace: tanti quanti una multa per divieto di sosta. Dunque, se non sono prevedibili ricorsi da parte dei cittadini, diventa inutile, per il Comune, sostenere i costi del servizio. (d.deg.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia