Pandemia, burocrazia, prezzi: ecco quali sono i grandi progetti al palo a Venezia e Mestre
VENEZIA. A due anni e mezzo dalla comparsa del Covid, la vita è tornata più o meno alla normalità. C’è però un settore che continua a risentire gli effetti della pandemia: quello delle grandi operazioni immobiliari. Progetti in congelatore a Venezia, nelle isole, a Mestre. Le motivazioni sono le più varie, cambiano da caso a caso. Dalla necessità di aggiornare i prezzi per il rincaro delle materie prime fino ai rallentamenti burocratici o a una nuova gerarchia di priorità. Vale soprattutto per quei progetti, già in parte avviati, legati al turismo: ora in ripresa, il virus e i suoi effetti su scala globale ha però dimostrato le fragilità del settore. E costretto a rivedere i programmi di investimento.
GLI EX GASOMETRI
Per la città d’acqua, uno dei casi più eclatanti riguarda l’area degli ex Gasometri a San Francesco della Vigna, nel sestiere di Castello. Accantonato definitivamente il progetto di realizzazione di due hotel all’interno delle strutture industriali vincolate, l’area oggi in fase di bonifica è destinata ad ospitare palazzine con appartamenti di lusso. Ora però, come conferma chi sta seguendo da vicino il progetto, è tutto bloccato da almeno 13 mesi. Le bonifiche dell’area sono quasi concluse ma i documenti per la convenzione tra i proprietari del gruppo Mtk e il Comune giacciono a Ca’ Farsetti ormai dall’estate del 2021. In ballo ci sono le opere di urbanizzazione, un ponte che colleghi con l’ospedale Civile, una piazza aperta. Ma soprattutto una nuova palestra da mettere a disposizione degli istituti superiori della zona. Inizialmente prevista all’interno del cortile dell’istituto Sarpi, questa soluzione era stata duramente criticata da cittadinanza e studenti. Mtk aveva allora proposto un’area interna all’Arsenale, da attrezzare a palazzetto a fronte di un cambio di destinazione d’uso che avrebbe consentito di costruire alberghi all’interno del Gasometri. Cambio di destinazione che non è mai arrivato, e così ora la nuova convenzione si è arenata.
OSPEDALE AL MARE
Si attendono novità sul futuro dell’ospedale al Mare. Scaduta la convenzione tra Comune e Regione siglata nel 2019 e di durata triennale per la realizzazione del maxi progetto di Cassa Depositi (che nel 2013 aveva acquistato l’area per 50 milioni di euro) per la realizzazione dei due resort di Th e Club Med, negli ultimi mesi si sono rincorse le voci sul progetto alternativo dell’imprenditore tedesco Gotthardt che avrebbe individuato nel Lido la sede di un centro di ricerca all’avanguardia in ambito sanitario. Sul futuro dell’area potrebbe incidere anche il cambio previsto al vertice di Cassa Depositi.
EX GALILEO A MARGHERA
Passando a Mestre, è in corso il percorso autorizzativo, con un accordo pubblico- privato, per la trasformazione dell’ ex Officina Galileo dove si prevede un quartiere con ostello da 500 posti letto, residenza per studenti, uffici e negozi. Il progetto di riqualificazione interessa un’area complessiva di 25 mila metri quadrati, divisa in tre comparti. Dovrà rientrare nel prossimo Piano degli Interventi del Comune - comprende un’area complessiva di 25 mila metri quadrati, divisa in tre comparti. L’ipotesi del progetto, elaborato dall’architetto Silvio Fassi, prevede per garantire un accesso sicuro all’area di realizzare una rotatoria all’incrocio tra via Fratelli Bandiera e via Durando.
UMBERTO I
Discorso a parte meritanoi quattro ettari dell’ex ospedale Umberto I, che dall’estate 2019 attende l’investimento dei nuovi compratori, la famiglia Canella proprietaria dei supermercati Alì. Tre anni di attesa, che si sommano arrivando alla cifra record di quasi 14 anni di stallo perché la storia di quest’area è iniziata con una asta dell’Ulss 3 per finanziare il nuovo ospedale dell’Angelo; è passata per un progetto di tre torri alte più di 100 metri della Dng, poi fallita. Ed è ripassata per un’altra asta che ha visto i Canella aggiudicarsi l’area per 26,5 milioni di euro. Da allora sono passati tre anni e il progetto è un plastico di masterplan. I tempi, però, sono ancora un’incognita.
EX TIM IN VIA PASCOLI
Pare destinato all’oblio il progetto di trasformare il palazzo dell’ex Tim tra via Pascoli e via Carducci in un moderno albergo a cinque stelle con vista sulla nuova piazza di ingresso al museo M9 di Mestre. Da mesi non si muove più nulla nel progetto di realizzazione del primo cinque stelle nel cuore di Mestre. Anzi, il progetto pare impantanato nell’attesa della indicazione di un prezzo di vendita da parte del fondo immobiliare milanese che ha acquisito l’immobile dal fondo Sgr Serenissima. Il nuovo proprietario, il fondo Castello Sgr, stando alle informazioni in nostro possesso, non ha ancora valutato il prezzo di cessione al gruppo Dhotels che intendeva realizzare l’albergo. Di conseguenza nello stallo del progetto l’area tra via Pascoli e piazzale Donatori di sangue è tornata ad ospitare il degrado.
COLONIA PADOVA E ALì
Restando al Lido di Venezia, altri due interrogativi riguardano la colonia Padova agli Alberoni, di proprietà della famiglia Marzotto, e il supermetcato Alì di Ca’ Bianca. Nel primo caso, nell’area oggi abbandonata è previsto da tempo la realizzazione di un resort di lusso. Nel secondo caso, Nel secondo caso, a fine 2021 è ripartito da capo l’iter per la realizzazione del supermercato dopo la bocciatura arrivata dal Tar. Al momento, però, nessun cartello di inizio cantiere in vista.
EXCELSIOR E DES BAINS
Sempre al Lido, infine, novità si attendono per il recupero del celebre hotel Des Bains, chiuso da 12 anni. In questo senso, la vendita da parte di Coima Sgr dell’hotel Excelsior al gruppo inglese London*Regional dovrebbe aver velocizzato l’iter per ottenere l’ok dalle banche al piano di recupero da oltre 100 milioni di euro per la ristrutturazione.
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