Palio Repubbliche marinare, il galeone veneziano cerca la rivincita nell’Arno
PISA. Sei centimetri da recuperare. Un distacco beffardo, vittoria assegnata ad Amalfi al fotofinish. Brucia ancora agli atleti del galeone veneziano quella sconfitta subìta nel 2012 centesimi di secondo. «Quest’anno faremo meglio», sorride il capitano dell’armo lagunare, il veterano Giovanni Lunardi. Oggi a Pisa si cerca la rivincita nella 58esima edizione della regata delle Antiche Repubbliche marinare. Difficile ma possibile. La regata sull’Arno è molto particolare, terreno di gara molto diverso dal Tirreno, mare di Amalfi, dalla placida laguna e dalle acque del porto di Genova. Nel fiume si viaggia con la corrente contraria e con la curva a destra che può danneggiare chi pesca il numero d’acqua basso, le secche sono in agguato, Venezia nel 2009 ci era finita dentro arrivando ultima. I pisani giocano in casa, e sono i favoriti. «A bordo hanno mezza nazionale di canottaggio», dice l’allenatore dell’otto veneziano, Stefano Zabotto, «ma noi stiamo andando forte. Puntiamo sull’assieme, sull’affiatamento. I ragazzi sono molto concentrati».
Regata apertissima, dunque. Ieri sera in piazza dei Cavalieri il saluto dei sindaci -Giorgio Orsoni, malato, era rappresentato dall’assessore Roberto Panciera _ e la presentazione degli equipaggi. Due gli elementi nuovi per il galeone veneziano, entrambi veronesi. Il regolamento consente di avere a bordo fino a quattro atleti provenienti dalla stesa regione e da fuori comune. Così insieme ai campioni della Canottieri Giudecca e della Canottieri Mestre, ai veterani di Padova e Treviso, ecco Mattia Colombi e Mattia Boschelli entrambi campioni italiani di canoa e di canottaggio. Squadra affiatata, che punterà tutto sulla sorpresa, assicurano gli allenatori. Insieme a Zabotto gli ex canottieri Alberto Vianello e Mauro Serena. Dunque, partenza veloce per “sorprendere“ i più quotati pisani e i detentori del titolo, gli amalfitani. Che hanno ringiovanito l’equipaggio ma hanno anch’essi numerosi nazionali di canottaggio.
Ieri al galeone veneziano è arrivato l’«in bocca al lupo» di Bepi Fongher, recordman delle vittorie del Palio (sulle trenta veneziane venti sono sue) e re del remo nella voga veneta. Ieri sera l’ultima vera uscita di allenamento, stamattina alle 8.30 gli ultimi ritocchi. Il via sarà dato alle 18.30, il percorso è quello tradizionale, 2 mila metri lungo l’Arno (controcorrente) con partenza dal ponte dell’Aurelia, prime boe dei 500 metri in vista del ponte della Cittadella, poi la metà gara al ponte Solferino, il ponte di Mezzo e l’arrivo davanti a piazza Mazzini. Attesa per un pubblico delle grandi occasioni, in genere non meno di 40 mila persone. Gonfaloni e stendardi rossi già appesi sulle finestre e sulle rive dell’Arno. E un tifo che si fa sentire, con una città stretta intorno ai suoi campioni.
Ma i veneziani ci provano. Su 57 edizioni del Palio delle Antiche Repubbliche marinare,ne hanno vinte 30, seguiti da Amalfi con 10, Pisa e Genova con 8. L’edizione del 2011 a Venezia venne annullata con la squalifica di tre equipaggi (Pisa, Amalfi e Genova) per salto di boa. L’ultima vittoria di Venezia risale al 2008, quando vinse facile ad Amalfi davanti a Pisa e Genova.
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