Palio dell’oca Il Comune di Mirano si chiama fuori
MIRANO. Comune come Ponzio Pilato: autorizza il palio dell’oca, ma fa proprie le prescrizioni dell’Asl. Quasi impossibili da rispettare e così gli organizzatori insorgono. Dal palazzo è emersa la lavata di mani che mette al riparo il Comune dalle denunce degli animalisti e lascia agli organizzatori le responsabilità di quanto accadrà domani. A Luneo si conferma insomma un sabato ad altissima tensione. Da una parte gli attivisti, decisi a rovinare la festa a colpi di querele se non verrà rispettato il benessere degli animali, dall’altro gli organizzatori, seccati dalle intrusioni e ancor più dalla posizione ambigua del Comune. Ieri è arrivato il pronunciamento ufficiale, tecnico (non politico) del Comune: gli uffici autorizzano la corsa delle oche, a condizione però che vengano rispettate le prescrizioni raccomandate dall’Asl. E aggiunge pure “scrupolosamente”. Il problema è che a essere ligi il palio diventa impossibile da fare. L’Ufficio fiere e mercati infatti chiede di tenere gli animali all’interno di recinti, in modo da evitarne il contatto con la gente e i pennuti dovranno avere in ogni momento la possibilità di sottrarsi alla vista del pubblico. Gli organizzatori dovrebbero insomma recintare l’intero percorso, quasi 500 metri di strada e allo stesso tempo permettere alle oche di farsi da parte durante la gara. Paradossalmente, con un percorso recintato, questo diventa impossibile. Diventa impossibile soprattutto per i volontari recuperare o acquistare il giorno prima un chilometro di transenne (500 metri per lato) per contenere gli animali in strada ed evitare che finiscano tra la gente. Per la prima volta insomma la burocrazia si mette di traverso, anche se nessuno a Luneo pensa di fare un passo indietro. L’indignazione nel quartiere è alle stelle. «Questa vicenda ha dell’incredibile», afferma una nota del comitato organizzatore, «abbiamo fatto tutte le necessarie richieste, come da 25 anni a questa parte e ben tre settimane fa. Una risposta arriva solo oggi, mentre ancora aspettiamo le transenne dal Comune. Oltre alla grave mancanza di comunicazione, ci saremmo aspettati una ferma posizione di condanna del Comune nei confronti di chi in questi giorni ha imbrattato Luneo, volendo imporre con maniere forti e minacce la propria idea. Altrove i Comuni difendono a spada tratta le tradizioni locali. Ad ogni modo noi ieri abbiamo consegnato casa per casa insieme ai bambini il libretto di presentazione del palio. Il via alla manifestazione quindi ci sarà». Col presidio degli animalisti e presumibilmente una folta schiera di forze dell’ordine. Alle 10.19, domani, come da tradizione alle ex scuole di Luneo.
Filippo De Gaspari
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