Palio delle repubbliche marinare. Venezia a Pisa cerca la rivincita su Amalfi. Ecco l’equipaggio
Domenica 11 settembre la gara, recupero dell’edizione 2020 saltata a causa della pandemia. Un armo motivato punta al successo
VENEZIA. Neanche il tempo di festeggiare e godersi il successo della Regata Storica. Ed è già ora di ricominciare. I due campioni della canoa, i fratelli Jacopo e Mattia Colombi, hanno ricominciato gli allenamenti. Non più in gondolino e in caorlina dove domenica hanno conquistato la bandiera rossa, ma con i compagni del galeone.
Domenica 11 settembre infatti è in programma a Pisa la 67esima edizione del Palio delle Antiche Repubbliche marinare. La sfida remiera sui galeoni a otto remi tra Venezia, Pisa, Genova e Amalfi. Si recupera la gara del 2020, annullata per la pandemia.
Ed è di nuovo sfida, dopo la bellissima gara che ha visto vincere ad Amalfi la barca di casa al fotofinish, nel giugno scorso. Uno squadrone olimpionico, contro cui i veneziani guidati da Mauro Serena hanno ben figurato. In testa fino a dopo metà gara, superati dai forti amalfitani solo negli ultimi metri. Adesso la voglia è quella di rivincita. Di riprendersi un titolo, il galeone in oro e argento, gioiello opera dei maestri orafi fiorentini, che a Venezia è venuto per ben 34 volte.
Negli ultimi anni è stata una sfida continua tra amalfitani e veneziani. A cui si è aggiunta nelle ultime edizioni una temibile Genova. E domenica in gara ci saranno pure i padroni di casa di Pisa, che sulle acque dell’Arno potranno dire la loro. Gara difficile, dunque, anche se Venezia punta dritta alla vittoria.
L’altra sera l’ultimo allenamento in laguna, sulle acque di San Giuliano. Domani e sabato le ultime uscite sul fiume, poi la gara, anche stavolta ripresa in diretta nel pomeriggio dalle telecamere di Raidue.
La squadra è la stessa che ha disputato il Palio di Amalfi. Unica variazione all’interno della barca il numero 2, dove è stato spostato Gustavo Ferrio al posto di Sebastiano Carrettin (al 5). Capovoga sarà ancora Pietro Cangelosi, al numero tre Jacopo Colombi, al quattro Mattia Colombi, al sei Tommaso Santi. Anch’egli visto domenica nella Regata Storica delle caorline, ottimo secondo al traguardo con il bianco di Jesolo sotto la guida di Marino Almansi. Infine al numero sette vogherà Davide Stefanile, all’8 Nicola Zorzetto. Equipaggio giovane e affiatato, che può fare molto. Al timone ci sarà sempre Stefano Morosinato, che è anche allenatore in barca, allenatore Massimo Martini, direttore tecnico Mauro Serena.
Particolarmente delicate saranno stavolta le operazioni di controllo dei cordini, del percorso, dei numeri d’acqua. La gara sul fiume controcorrente è completamente diversa da quella in laguna (Venezia) e da quella in mare aperto (Amalfi) o nel bacino portuale di Genova. Si tratterà di calcolare bene le distanze per non favorire troppo gli equipaggi che pescheranno il numero sottoriva. Epiche le gare combattute sotto la Torre. Il galeone veneziano guidato da Bepi Fongher era riuscito una volta a vincere una regata proibitiva, “tagliando” il percorso tra le secche. Altri erano rimasti incagliati per aver sbagliato i calcoli. Adesso gli equipaggi si allenano con il cronometro. Non ci saranno campionati del mondo ed europei a portar via i campioni del galeone per la canoa e il canottaggio.
I neroverdi di Venezia e gli azzurri di Amalfi sempre favoriti, dunque, con un occhio al rosso dei pisani padroni di casa e al bianco dei genovesi. Nella prossima primavera la sfida delle Antiche Repubbliche marinare tornerà a disputarsi in laguna. Dove l’ultima volta vinse proprio Venezia al traguardo della Salute. E dieci anni fa la sfida venne annullata per infrazioni di tre equipaggi su quattro.
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