Palio dei galeoni, ecco il nuovo equipaggio

L’otto che difenderà il 23 giugno a Pisa i colori veneziani. L’allenatore Zabotto: «Vanno molto forte»
Di Alberto Vitucci

VENEZIA. Sei centimetri da recuperare. Brucia ancora un po’ la sconfitta al fotofinish subita da Amalfi nell’ultima edizione. Ma fu una gara splendida. «Abbiamo fatto più del possibile», aveva detto l’allenatore Stefano Zabotto. Adesso l’equipaggio veneziano del Palio ci riprova. La «nuova stagione» del galeone è cominciata, e domenica 23 giugno è in programma la sfida remiera sulle acque dell’Arno, a Pisa. Gli allenamenti sono a buon punto, e in questi giorni l’allenatore e i suoi due assistenti – gli ex campioni Mauro Serena e Alberto Vianello – hanno deciso la formazione che difenderà Venezia nella regata delle Antiche Repubbliche. Qualche defezione importante rispetto alla squadra dello scorso anno – come Jean Smerghetto – due acquisti di peso, il canoista veneziano Mattia Colombi e il canottiere veronese Mattia Boschelli. Prove al remoergometro che hanno dato risultati soprendenti, tratti cronometrati in grande miglioramento. «Ci siamo, vedo i ragazzi in grande forma. Ma non diciamo nulla», commenta Zabotto. Ogni pomeriggio, dopo il lavoro, gli otto atleti insieme al timoniere Nicolò Crosara mettono in acqua il gaeone a San Giuliano. E provano partenze e progressioni. çìultima volta a Pisa il galeone guidato da Marino Almansi era finito in secca. Una gara compromessa. Poi la vittoria a Venezia, restituita dopo la squalifica degli altri tre equipaggi. Infine il secondo posto dell’anno scorso. Arrivo quasi in perfetta parità con la barca dei favoriti amalfitani. «Loro hanno metà olimpionici, gli altri li ha Pisa», dice Zabotto, «ma faremo del nostro meglio». In galeone ci saranno dunque Gherardo Gamba, il veterano Giovanni Lunardi, il padovano Davide Stefanile, i fratelli canoisti Jacopo e Mattia Colombi, il veronese Mattia Boschelli, Lorenzo Barbato e Michele Ghezzo, della Canottieri Giudecca, giovanissimi campioni italiani di canottaggio. Al timone Nicolò Crosara. Le riserve – che disputeranno nel pomeriggio la regata su gozzi a quattro remi, sono Mattia Ghiro, Stefano Morosinato, Arben Doci, Fabio Sabbadin, timoniere Chiara Marangon.

Un vivaio che stenta a crescere, anche se molte sono le facce nuove, provenienti dal mondo del canottaggio e dall’Università.

Ma le risorse a disposizione sono ancora poche. Negli anni scorsi si era parlato di potenziare l’attività, prevedendo almeno qualche regata al di fuori del classico circuito delle quattro Repubbliche marinare (Venezia, Pisa, Amalfi e Genova). Ma non se n’è fatto nulla. Intanto sono sempre meno gli appassionati disposti a sacrificarsi per una disciplina a sedile fisso sempre meno praticata. Sacrifici e lunghi allenamenti che vengono ripagati se va bene con un gettone di presenza quasi simbolico. Nemmeno il costo della benzina spesa per i preparatori che seguono in allenamento le nuove leve. «Si ricordano di noi solo il giorno della regata», dicono con un po’ di amarezza. A Pisa il 23 giugno ci saranno anche il Comitato del Palio, presieduto da Roberto Panciera, e il sindaco Giorgio Orsoni a fare il tifo per i colori veneziani.

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