Pali rotti e galleggianti, emergenza per i natanti

Una decina di pezzi di legno si è staccata dalle rive all’imbocco dell’Osellino. La consulta della laguna: servono interventi urgenti per la messa in sicurezza

MESTRE. All’allarme per le bricole rotte e galleggianti in laguna di Venezia, ora si aggiunge anche l’allarme per i pali, almeno una decina, che si sono staccati dalle rive del canale che unisce il fiume Osellino al Seno della Sepa, a San Giuliano.

Paolo Cuman, portavoce della Consulta della laguna media di San Giuliano, ieri mattina, dopo un giro in barca a vogare, ha lanciato l’allerta generale con una serie di foto a corredo. «La palificazione è in fase di disfacimento, i pali si staccano e viaggiano a pelo d'acqua con grave pericolo per la navigazione, specialmente dei numerosi mezzi che escono dal fiume. Serve sollecitare interventi urgenti con la messa in sicurezza delle rive del canale», dice il consigliere municipale e membro della Canottieri Mestre.

Le foto sono eloquenti: una decina di pali, più piccoli delle bricole veneziane ma per questo più infidi per chi naviga, galleggiano. «Te li puoi trovare contro la barca senza neanche rendertene conto e la cosa peggiore», continua a raccontare Cuman, «è che l’alta marea li spinge verso San Giuliano dove c’è un altrettanto alto passaggio di imbarcazioni. Occorre davvero un intervento immediato per togliere questi pali dall’acqua e avvisare appassionati di voga e di nautica di stare attenti per evitare incidenti».

Le rive tra Osellino e Seno della Sepa, protette dal legno, senza manutenzioni stanno letteralmente perdendo pezzi. Altro esempio emblematico della necessità di garantire fondi stabili alla manutenzione in laguna. Il problema era già emerso con l’allarme anossia e interramento del tratto di laguna di fronte a San Giuliano, solo in piccola parte risolto dal Provveditorato alle opere pubbliche di Venezia e da Rfi con gli scavi per liberare alcuni varchi sotto il Ponte della Libertà e favorire così il ricircolo delle acque tra laguna Nord e Sud.

Lavori che si spera riprendano presto con nuovi finanziamenti, come promesso dal provveditore Linetti.

Ora occorrerà trovare risorse anche per rimuovere i pali tra Osellino e Seno della Seppa, ma urgono risorse anche per evitare il crollo di vari tratti delle rive dell’Osellino che con il Marzenego, crea l’”isola” dei canali che attraversano il centro di Mestre e che hanno fatto riscoprire ai mestrini il loro rapporto con l’acqua. Le manutenzioni sono urgenti e reclamate a gran voce da varie associazioni ambientaliste.

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