Palazzo Grassi, Pinault diventerà unico proprietario

A sinistra l’esterno di Palazzo Grassi A fianco la mostra in corso «Il mondo vi appartiene»
Tutto Palazzo Grassi a monsieur Pinault, rilevando anche il restante 20 per cento delle quote della società possedute dal Casinò. «La questione è stata aperta - ha ammesso ieri l'amministratore delegato della società Martin Bethenod, durante una visita guidata alla mostra
Il mondo vi appartiene
- ma per affrontarla occorrono tempo e serenità». La richiesta arriva direttamente dall'amministratore delegato del Casinò Vittorio Ravà, che vuole fare cassa per una partecipazione che ritiene non strategica, introitando 5 milioni di euro abbondanti.
La trattativa è in corso, ma fino ad oggi - considerando che i bilanci della società - ora divenuta fondazione - che gestisce l'attività espositiva di Palazzo Grassi e della Punta della Dogana, sono sempre stati in rosso, talvolta di diversi milioni di euro - Pinault si è sempre accollato anche la quota di perdite che spetterebbero in teoria alla casa da gioco, oltre ad aver pagato all'origine al Comune circa 29 milioni di euro, per l'80 per cento delle azioni. Rinunciando al 20 per cento delle quote, il Casinò - e con lui il Comune - dovrebbe rinunciare anche alla prevista possibilità, 99 anni dopo l'acquisto, di ereditare interamente Palazzo Grassi e per questo è necessaria una modifica contrattuale, che lasci invece da subito l'interà proprietà dell'edificio a François Pinault, sull'altare della necessità, nonostante da poco sia stati addirittura raddoppiati i consiglieri espressi da Comune e Casinò nel Cda di Palazzo Grassi: lo stesso Ravà e Giandomenico Romanelli, direttore della Fondazione Musei Civici in procinto di lasciare il suo incarico. In attesa che la trattativa entri nel vivo Bethenod - con la curatrice della mostra Caroline Bourgeois - si rallegra per gli ottimi risultati di pubblico di Il mondo vi appartiene, che sta riscuotendo grande interesse e che dal primo giugno viaggia a una media di oltre 2200 visitatori al giorno, ne ha avuti circa 3100 alla Punta della Dogana per la Notte dell'Arte e inaugura oggi il nuovo ciclo degli incontri con gli artisti della collezione Pinault. Alle 18 a Palazzo Grassi toccherà a Matthew Day Jackson «interrogato» da Gianfranco Maraniello, direttore del MaMbo di Bologna. Mercoledì prossimo, stessa ora, ma alla Punta della Dogana, toccherà a Tatiana Trouvé in dialogo con Andrea Bellini direttore del Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli.
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