Palazzo del cinema dalla Regione un milione di euro
Pioggia di contributi dalla Regione per interventi di restauro o ristrutturazione di edifici di valore culturale, ma solo una minima parte dei circa 28 milioni di euro per restauri e ristruturazioni - anche di beni ecclesiastici - stanziato da Palazzo Balbi arriveranno anche a Venezia.
Tra i primi “beneficiati” in laguna la Biennale e la Procuratoria di San Marco.
La Giunta Zaia infatti ha concesso alla fondazione presieduta da Paolo Baratta il milione di euro richiesti per la riqualificazione funzionale del Palazzo del Cinema e della Sala Darsena che riguarda in particolare l’avancorpo del Palazzo e le salette Zorzi e Pasinetti.
Sì anche ai circa 426 mila euro richiesti dalla Procuratoria per Sant’Apollonia - dove ha sede il Museo Diocesano - per il consolidamento della parete che si affaccia sul rio e per la realizzazione di una vasca di difesa dalle acque alte.
Via libera anche ai 416 mila euro richiesti dalla Parrocchia di San Moisè e che serviranno per il progetto di adeguamento degli impianti elettrici, di quelli di illuminazione e dei nuovi impianti speciali.
La Regione concederà anche cinquecentomila euro alla Parrocchia dell’Arcangelo Raffaele, da impiegare per il restauro conservativo del ciclo pittorico di Paolo Veronese conservato nella chiesa di San Sebastiano. Un intervento in larga parte finanziato dal Comitato privato di salvaguardia statunitense Save Venice - e in corso da alcuni anni - ma al quale anche la Regione dà ora il suo contributo.
Ci sono poi un’altra serie di interventi ammessi al finanziamento da parte della Regione ma per ora non finanziati, perché i soldi stanziati non bastano per tutti.
Dovrà pertanto aspettare il Comune di Venezia per avere il milione di euro richiesto per il restauro dell’ex convento di San Nicolò al Lido, sede del Villaggio dei diritti umani, all’interno del Centro legato all’Unione Europea. E così la Fondazione Cini, per i circa 600 mila euro richiesti per il progetto di restauro conservativo e le sistemazioni interne dello squero collocato sull’isola di San Giorgio. Anche il Museo Diocesano di Sant’Apollonia non avrà, per ora, i 460 mila euro richiesti per il nuovo sistema di illuminazione della raccolta di arte sacra.
E così, per lo stesso tipo di intervento nella chiesa di San Zaccaria non saranno per ora stanziati i 400 mila euro necessari. Dovranno attendere anche i lavori di risanamento conservativo dell’interno della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio al Lido (260 mila euro circa la richiesta della parrocchia). In lista d’attesa anche la Fondazione La Fenice, che aveva chiesto oltre 850 mila euro alla Regione per la riorganizzazione e la riqualificazione degli spazi in uno al personale del teatro, per il ripristino della pavimentazione originale e per l’acquisto di poltrone per la sala teatrale.
Ma c’è anche chi si è visto dire subito di no, come il Teatro Goldoni per la ristrutturazione della sala o l’ Abbazia di San Giorgio maggiore per il restauro conservativo dell'organo e del coro dell’omonima chiesa.
Enrico Tantucci
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