Palazzo Bianca Cappello, lavori e polemiche

Esposto dei residenti nell’edificio di Sant’Aponal: crepe sui muri per gli interventi al piano terra

Crepe e cedimenti per i lavori in corso al piano terra. Segnalazioni ed esposti dei residenti che intendono adesso andare fino in fondo e chiedere l’intervento della magistratura. Una lite condominiale che potrebbe presto finire in tribunale, quella avviata dai residenti che abitano nel palazzo rinascimentale di Bianca Cappello a Sant’Aponal.

Da qualche mese il piano terra dell’edificio è interessato da lavori di restauro e sistemazione per ricavare dal vecchio magazzino un appartamento con cucina e bagni. Il geometra Gianluigi Bertolo ha inviato per conto dei condomini una diffida ai proprietari, all’Edilizia privata del Comune e alla Soprintendenza. «Il palazzo è vincolato», dicono gli abitanti dei piani superiori, «e certi lavori non dovrebbero essere permessi». Non basta, perché la demolizione di un tramezzo e la realizzazione di bagni, canne fumarie e vasca contro l’acqua alta avrebbe provocato, secondo i tecnici chiamati dai condomini, anche gravi fessurazioni all’edificio, con la caduta dei rivestimenti interni e crepe sui soffitti e sui muri. La Soprintendenza ha però escluso l’esistenza di abusi.

Una nota firmata dal tecnico Alessandra Turri e dalla Soprintendente Emanuele Carpani informa che la Soprintendenza ha dato «parere favorevole alla variazione del distributivo interno ed esecuzione impianti». Dopo un sopralluogo del tecnico zona non sono emersi lavori pregiudizievoli alla conservazione dell’immobile». Sul resto, la Soprintendenza si dice «non competente». Si tratta di «rapporti di vicinato», scrive la Carpani. I residenti non ne sono convinti. E adesso hanno inviato una memoria al Comune, ufficio Edilizia privata. Chiedono di sapere se tutto si sia svolto nel rispetto delle regole e se ci siano controlli, e chiedono che come stabilito dal condominio, non si realizzino nell’immobile nuove attività ricettive.(a.v.)

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