Palazzina fatiscente, esplode la protesta di 24 famiglie

Il condominio comunale di via Barbarigo versa in stato di degrado. Sono stati già diversi nell'ultimo mese gli interventi dei vigili del fuoco

SOTTOMARINA. La casa crolla a pezzi, ma non ci sono alternative per le 24 famiglie che vi abitano. Succede nella casa comunale di via Barbarigo, al civico 101, dove nell’ultimo mese i pompieri sono intervenuti due volte per accertare lo stato delle fondamenta che non tengono più tanto che è stata chiamata una ditta edile a sistemare dei pilastri provvisori per reggere il soffitto dei garage.

I condomini sono esasperati e non sanno più a chi rivolgersi. «In 15 giorni sono arrivati due volte i vigili del fuoco», racconta Igor Crosara a nome dei condomini, «hanno ispezionato tutta la casa e ci hanno detto che non sarebbe agibile e che trasmettevano un verbale all’ufficio casa del Comune. Qualche giorno prima delle votazioni sono arrivati anche alcuni tecnici del Comune e ci hanno assicurato che si sarebbe trovata una soluzione.

Nel frattempo una ditta ha sistemato nei garage alcuni pilastri, i cosiddetti cristi, per reggere il soffitto che sta crollando. Nella parte nord è già crollato in più punti, si vedono addirittura i mattoni vivi del pavimento». Ma i problemi della casa non sono limitati ai garage. I condomini sostengono che i poggioli e le terrazze sono pericolanti con le ringhiere precarie, i tubi del gas sono tutti da sostituire e le crepe sui muri e sulle colonne indicano problemi di tenuta generale. «Un giorno o l’altro salteremo tutti in aria», spiega Crosara, «la verità è che questa casa esiste da 55 anni, ma non è mai stata fatta la giusta manutenzione e ora si dovrebbe intervenire in maniera corposa su tutta la struttura. Era una casa per le vacanze, non c’è nemmeno il riscaldamento. Le famiglie sistemate qui dovevano starci per brevi periodi, in attesa di alloggi definitivi, invece ci hanno messo qui e più spostati.

Ci sono appartamenti di 30 metri quadri, senza finestre nelle stanze, con infiltrazioni e muffa. Io ci abito da 13 anni, altri da più tempo ancora. Già nel 2013 quando ho richiesto un sopralluogo dell’Asl 14 è stato certificato che questo alloggio non è idoneo». Qualche giorno fa alcune signore che abitano al primo piano sono state all’ufficio casa per capire l’effetto degli ultimi sopralluoghi dei vigili del fuoco. «Ci hanno detto chiaramente che soldi per sistemare la casa non ce ne sono».

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