Pala Expo sotto sfratto ma l’assemblea si farà
MARGHERA. Un istituto di credito in via di rinnovamento come Veneto Banca finirà per tenere, il prossimo 5 maggio, l’assemblea dei soci e azionisti proprio nel padiglione di Porto Marghera sotto sfratto per il mancato pagamento di affitti e bollette da parte della società che lo aveva affittato un anno fa e ora è in procinto di portare i libri in tribunale per il profondo rosso accumulato in bilancio. L’ufficiale giudiziario si presenterà martedì mattina davanti al padiglione del Pala Expo (nell’area 2 del Parco Vega tra via Ferraris e via Pacinotti) con il decreto ingiuntivo di sfratto che ordina alla società di Giuseppe Mattiazzo (Expo Venice spa) di lasciare per “morosità” il padiglione di 10 mila metri quadrati, costruito un anno fa dal gruppo Condotte Immobiliare e ora di proprietà di quest’ultima e del fondo Venice Waterfront di Finint International che fa capo a Enrico De Marchi (presidente di Save spa) e del socio Andrea De Vido.
Il paradosso è che, malgrado lo sfratto esecutivo, si terrà comunque l’attesissima assemblea ordinaria per approvare il bilancio ed eleggere il nuovo gruppo dirigente di Veneto Banca che avrà l’impegnativo compito di risanarla e di riconquistare la credibilità perduta dopo i “salassi” provocati ai risparmiatori suoi clienti. Per realizzare l’assemblea, malgrado lo sfratto esecutivo, i responsabili di Expo Venice spa - che ha sottoscritto poche settimane fa un contratto di affitto di ramo d’azienda con la Venezia 4.0 di Umberto Ronsisvalle - chiederanno all’ufficiale giudiziario la proroga di legge (30 giorni) per lo sgombero, in modo da poter appunto ospitare la prevista assemblea di Veneto Banca. Nel padiglione sotto sfratto, del resto, è già stato predisposto l’allestimento dei posti a sedere e della “location”, con tanto di cabine elettorali per l’elezione dei nuovo organismi dirigenti della banca. Tutto dovrà, comunque, sparire dal Pala Expo subito dopo l’assemblea di Veneto Banca, in modo da lasciare libero il padiglione per il nuovo gestore che, a quanto pare, difficilmente sarà il discusso finanziere padovano Umberto Ronsisvalle e la sua Venezia 4.0, appositamente costituita. Ronsisvalle ha sottoscritto un accordo con la società di Giuseppe Mattiazzo in profondo rosso e con un esposto denuncia per “bancarotta fraudolenta” presentato da uno dei suoi soci, la società Airiminum srl presieduta da Laura Fincato. I proprietari del Pala Expo (Finint e Condotte) - che ora stanno trattando con Live Italia e un fondo d’investimento - hanno grandi progetti non solo sul padiglione da 10 mila metri quadrati disegnato da Michele De Lucchi, ma anche sui restanti 3 ettari dell’area del Vega 2 di loro proprietà, per la quale c’è un progetto di riqualificazione urbana ad uso commerciale e direzionale di un’area industriale, inserito nel Waterfront Park, un grande parco con spazi ricreativi aperti sulla laguna veneziana ed ampi parcheggi, affacciato sul canale Brentella e sull’impareggiabile laguna di Venezia.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia