Pala Expo, destino ancora incerto per il padiglione sotto sfratto

L’entrata in scena della neo costituita società Venezia 4.0, capitanata da Umberto Ronsisvalle, non ha ancora messo il punto finale alla crisi di Expo Venice spa, la società di Giuseppe Mattiazzo che dovrà lasciare il Pala Expo da 10 mila metri quadrati - che si trova nell’area del Parco Vega 2 a Marghera, tra via Ferraris e via Pacinotti - il prossimo 26 aprile in forza di uno sfratto esecutivo confermato dal tribunale di Venezia pochi giorni fa.

Secondo gli operatori del settore fieristico che guardano con interesse ai grandi spazi interni ed esterni del Pala Expo (l’ex Padiglione Aquae) e alla sua posizione strategica sul waterfront lagunare di Venezia, «l’operazione di Umberto Ronsisvalle e le imprese da lui rappresentate, che per ora non sono state rese note, non sono ancora del tutto chiare e ogni dubbio è lecito».

«Sulla base dello sfratto esecutivo», argomentano gli operatori, «Expo Venice spa non avrà più a disposizione il padiglione dal 26 aprile prossimo e questo significa che Venice 4.0 dovrà ricontrattare l’utilizzo del Pala Expo». Nelle comunicazioni di Ronsisvalle, infatti, si parla di un contratto di “affitto di ramo d’azienda” sottoscritto con l’Expo Venice spa di Giuseppe Mattiazzo che fino a due settimane fa parlava, invece, dell’entrata nella sua società, sull’orlo del fallimento, di «nuovi soci pronti a ricapitalizzarla con 3 milioni di euro».

Rosinsvalle, dal canto suo, anche nel suo comunicato dell’altro ieri con cui ha commentato la cancellazione del salone nautico previsto il mese prossimo al Pala Expo, ha parlato dei «profondi cambiamenti che hanno interessato Expo Venice in queste ultime settimane, a cominciare dal cambio di proprietà, con l’ingresso nella compagine societaria di Venezia 4.0».

Nei giorni scorsi Ronsisvalle ha siglato un accordo con i sindacati che ha sancito il trasferimento alle dipendenze di Venezia 4.0 dei 22 dipendenti di Expo Venice spa. Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per capire meglio i contorni dell’operazione messa in moto da Venezia 4.0 che, necessariamente, dovrà verificare i suoi piani di utilizzo del Pala Expo con i proprietari del padiglione che per il momento non sono stati consultati.

A testimoniare dubbi e riserve sull’operazione che stanno portando in porto Ronsisvalle e Mattiazzo, c’è la cancellazione di “Yachting Venice”, il primo salone nautico di spessore internazionale, “gemello” del rinomato salone di Genova allestito dalla potente macchina organizzativa di Unici Confindustria Nautica che ha parlato esplicitamente di una «situazione di criticità della società Expo Venice che ha reso, di fatto, impossibile gestire le tempistiche e gli standard che questa manifestazione deve garantire; ancor più laddove le recenti passate organizzazioni del padiglione di Marghera-Venezia hanno lasciato uno strascico negativo negli operatori del settore».

Molti degli espositori che si erano messi in moto per l’annunciato Yachting Venice (previsto dal 21 al 25 aprile prossimi ) hanno così annullato tutto e recuperato gli acconti pagati all’Unici, mentre i fornitori dell’indotto si sono defilati appena appreso che a gestire il pala è una società - come Expo Venice spa - sull’orlo del fallimento e dello sfratto proprio per il mancato pagamento dei fornitori durante l’evento collaterale all’Expo di Milano. In compenso, per ora, non sono stati messi in discussione gli altri appuntamenti fieristici già previsti al Pala Expo quest’anno.