Padre e figlio truffatori beffati da un 86enne
PORTOGRUARO. Tornano alla ribalta della cronaca i “maghi della truffa” di Portogruaro, padre e figlio. Ma stavolta la vittima, un 86enne aiutato dalla cassiera di una banca, non ha abboccato e non ha pagato 1000 euro per avere alcuni prodotti in pelle di scarso valore. E anzi ha presentato una querela contro ignoti per identificare e denunciare i due, alla fine scoperti: si tratta di G.R., 81 anni, e M.R., 56, originari della Campania ma residenti nella città del Lemene. I fatti sono accaduti a fine febbraio a Pordenone e a deferire, per l'ennesima volta, padre e figlio all'autorità giudiziaria sono stati gli agenti della questura di Pordenone.
Il precedente attribuito ai due risale al settembre 2013. In quell'occasione, nella località trevigiana di Colle Umberto, la truffa si era consumata sul serio. Un 70enne infatti presentò querela dopo aver pagato per 1000 euro un giubbotto che ne valeva molti di meno, più o meno 150. Lo stratagemma a Pordenone, invece, non ha funzionato. Dopo vari appostamenti, i truffatori hanno individuato l'abitazione giusta. Lì risiedeva un uomo di 86 anni che è stato avvicinato con fare cordiale.
Dotati di una grande capacità persuasiva i soggetti hanno riferito alla vittima prescelta che non avevano i soldi necessari per affrontare un viaggio in Polonia per raggiungere uno stabilimento della Trussardi, per la quale asserivano di lavorare. Una scusa, già di per sé, poco credibile per avere dei soldi. Nel contempo, per la cifra di mille euro, offrivano all'86enne alcuni capi d'abbigliamento, spacciandoli per prodotti di alta qualità. L'anziano è stato convinto da parte dei “truffatori” ad essere accompagnato alla sua banca, che per altro si trova poco distante dalla sua abitazione, per prelevare il denaro. La cassiera conosceva bene l'86enne. Ha chiesto il motivo di un prelievo così importante, ben 1000 euro. E il cliente, confidandosi, le ha raccontato tutta la storia. Così l'impiegata della filiale lo ha messo in guardia. “Secondo me la stanno truffando” gli avrebbe detto.
Nel frattempo, fiutando la situazione, i due truffatori se ne sono andati. Fuori dalla banca l'86enne non li ha più trovati, ma anzichè recarsi a casa si è recato in questura e ha sporto querela. I poliziotti hanno avviato le indagini e dalla descrizione sono riusciti a dare un volto e un nome ai due. Erano ancora loro, i “truffatori del giubbotto”.
La perquisizione che è seguita a Portogruaro, disposta dalla Procura della Repubblica di Pordenone, ha consentito di sequestrare vari capi di abbigliamento in pelle utilizzati per attuare le truffe. Avanzata la richiesta del foglio di via da Pordenone.
Rosario Padovano
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