Padoan ribatte: "Sono incompetenti"
Duro attacco del dg a Padrin. «Parla senza conoscere. Gli consiglio l’etilometro»
Il dg veneziano Antonio Padoan
VENEZIA.
Toni Padoan comincia ad avere la mosca al naso: non può fare il direttore generale dell'Usl 12 cercando di cavare soldi letteralmente dalle pietre e poi vedersi boicottato da gente incompetente. Padoan non adopera la parola "boicottaggio" ma il senso del ragionamento è questo. E sull'"incompetenza" della commissione sanità è drastico: «Non è compito loro discutere sulla valutazione dell'immobile».
Perché no? C'è una legge regionale che lo prevede.
«La legge regionale prevede che ci sia una perizia sull'immobile fatta da un professionista, questi offendono non me che non c'entro, ma il perito. I valori di mercato a Venezia sono particolari: abbiamo venduto l'Isola delle Grazie con base d'asta 7 milioni e siamo andati a 10. Avevamo stimato Villa Tevere 3 milioni, invece è scesa a 2 e alla fine l'asta è andata deserta. Questo è il solito modo di ragionare dei padovani».
Ci sono anche dei veneziani, tra i commissari...
«Come fanno a dire che l'appartamento non vale quel prezzo se non sanno dov'è, com'è, se è affittato o no, se deve essere ristrutturato, quanto costa farlo. Non sanno nulla. Io mi stupisco, continuo a stupirmi per la sommarietà di questi giudizi. A Venezia tu puoi mettere un prezzo basso e trovarti il mercato che te ne fa uno più alto, o viceversa. Se hanno dubbi facciano un esposto alla procura ma non si permettano di dare giudizi sul tecnico che ha fatto la perizia, senza sapere nulla di Venezia».
Furlanetto è veneziano e sostiene che i prezzi vanno da 7.000 a 10.000 euro a metro quadrato.
«Che cambi mestiere».
Perché, che mestiere fa?
«Qualunque mestiere faccia. A Venezia non riesci a vendere niente a 7.000 euro il metro quadrato: il mercato non ti dà questa valutazione, perché soldi non ce ne sono. Questa valutazione esiste se te la dài tu, ma i soldi te li dànno gli altri».
Padrin ha un'obiezione diversa: dice che l'Usl 12 non dà sufficente pubblicità alla vendita.
«Come posso dare pubblicità alla vendita se non sono ancora autorizzato a farla? Farò pubblicità dopo che mi avranno dato l'autorizzazione a vendere. Altrimenti Padrin modifichi la legge. Io mi domando da dove viene: gli consiglio l'etilometro. Se uno mi dichiara guerra da solo, perché questo sta facendo, gli rispondo per le rime».
Padrin è sempre il presidente della commissione.
«Allora si metta d'accordo con se stesso: continua a dire che l'Usl Veneziana deve avere lo stesso trattamento delle altre. Ma se vendo un immobile a Venezia devo fare la pubblicità sull'intero universo, sul Bur mondiale che non esiste, perché Venezia non è uguale alle altre città. Si decida: Venezia ha una specificità o no? In questi dieci anni io ho messo a norma tutte le sedi dell'Azienda, la stessa cosa ho fatto per gli ospedali. La Regione non mi ha dato una lira e io a Venezia non ho le fondazioni bancarie che mi regalano milioni, come hanno Padova, Verona o Treviso. Ho cercato di non gravare sui cittadini alienando quella parte del patrimonio che ritengo superflua. Non va bene così, bisogna gravare sulla collettività? Non è un problema mio: i cittadini sappiano chi ringraziare».
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